Ieri (1/8/09) era giornata di massimo esodo estivo. O uno dei maggiori della stagione. In autostrada sul "passante" di Mestre c'erano 30 km di coda. Allucinante. Dall'alba fino a tardo pomeriggio. Tre corsie di marcia affiancate, quindi 90 km di auto messe in fila, una dietro all'altra. Motivo: una diabolica strozzatura del flusso di marcia dei veicoli. Il nuovo passante atteso per 30 anni e costato 896 milioni di euro, concepito e costruito per evitare la strozzatura della tangenziale di Mestre-Venezia, compie un giro di 32 km attorno a Mestre e confluisce nella vecchia autostrada A4 Venezia-Trieste. In quel punto di confluenza, da tre corsie di marcia si passa a due soltanto. Un imbuto dove è inevitabile che si imbottiglino tutte le vetture dell'esodo. Ci vuole un genio a capire e prevedere in fase di progettazione che quello che ci sta in tre corsie non può starci in due? Non solo. Nei 32 km del nuovo passante non esiste neppure un'area di sosta e rifornimento, un autogrill insomma. Un budello di 32 km senza possibilità di fermarsi per rifornirsi o rinfrescarsi e senza uscite. Motivo? Il veto degli ambientalisti che ritenevano dannosa per l'ambiente la creazione anche di una sola zona di sosta.
Allucinante.
1 commento:
Come già ti ho scritto, non sapevo di questa cosa degli ambientalisti. Mi ragionandoci un po' sono giunto alla conclusione questa storia degli ambientalisti è una comoda scusa per chi ha gestito malissimo questa vicenda.
Gli ambientalisti nel Veneto non hanno un potere così forte e men che meno un potere di veto. Inoltre, anche se non ci sono aree di sosta, sul passante ci sono diverse uscite e il traffico si sarebbe potuto un po' sfogare all'esterno del passante. Solo che alcune di queste uscite non ancora "aperte", e questo non credo dipenda proprio dagli ambientalisti. Mah...
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