Non è un paradosso. La fortuna e la sfortuna (ammesso che esistano) a volte combaciano, si sovrappongo e -chissà- forse finiscono per elidersi. Il superfortunato supervincitore del superpremio del superenalotto ha scritto al Corriere della Sera esternando tutta la sua paura e il suo imbarazzo. Paura, perchè evidentemente dover gestire una somma del genere è un problema che mette paura. Paura, perchè la caccia al vincitore è aperta e, se dovesse essere impallinato, il "poveretto" avrebbe letteralmente finito di vivere. Paura, perchè sbagliare e fare una mossa falsa per lui sarebbe la fine. Paura, perchè dice di vivere nascosto e di nascosto si è preso qualche ora di libertà fuori dal suo paesetto toscano. E imbarazzo. La sua riflessione è di quelle che in un certo senso fanno tenerezza: perchè proprio a me? Si definisce un modesto lavoratore senza pretese che ha sempre lavorato duramente e faticosamente e adesso si trova di fronte ad un affare più grande di lui e delle sue possibilità. Arriva a chiedere scusa a tutti se non riuscirà a fare ciò che vorrebbe con tutti quei soldi e se non riuscirà ad accontentare tutti. Umanamente ha tutta la mia comprensione e simpatia. Diciamo che questo mister X ha avuto la sfortuna di abitare e vincere in uno striminzito paese dove tutti conoscono tutti e alla prima occasione in cui farà un passo più lungo delle sue normali possibilità verrà smascherato. E già l'utilizzo del termine smascherare la dice lunga..... poveretto!
Dal che discende una considerazione. Mezza Italia, e non solo, ha giocato allegramente per vincere il montepremi del Superenalotto più alto della storia di tutti i giochi a premi. Ma il giocatore è davvero pronto a vincere? Il giocatore gioca sapendo o addirittura, inconsciamente, sperando di non vincere? Difficile rispondere, ma il dubbio che la risposta sia sì, è forte.
Naturalmente il post inviato al forum del Corriere potrebbe essere una burla o un falso. Ma comunque tutto lo sfogo del presunto vincitore mantiene una sua credibilità. Magari il vero vincitore è perfettamente tranquillo e a suo agio a pianificare cosa fare della sua montagna di milioni e a ridersela di gusto di tutti noi che elucubriamo sulla sua vincita, sulla fortuna e sulla sfortuna, sulle sue paure e i suoi imbarazzi... Accidenti, perchè non facciamo cambio? Amico toscano-superfortunato-quasi-pentito, ti offro uno scambio alla pari: la tua vincita contro un'esistenza tranquilla, un reddito da lavoratore dipendente che di certo non ti arricchirebbe ma nemmeno ti farebbe mancare nulla. Caso mai ti interessasse lo scambio, fatti vivo...
Dal che discende una considerazione. Mezza Italia, e non solo, ha giocato allegramente per vincere il montepremi del Superenalotto più alto della storia di tutti i giochi a premi. Ma il giocatore è davvero pronto a vincere? Il giocatore gioca sapendo o addirittura, inconsciamente, sperando di non vincere? Difficile rispondere, ma il dubbio che la risposta sia sì, è forte.
Naturalmente il post inviato al forum del Corriere potrebbe essere una burla o un falso. Ma comunque tutto lo sfogo del presunto vincitore mantiene una sua credibilità. Magari il vero vincitore è perfettamente tranquillo e a suo agio a pianificare cosa fare della sua montagna di milioni e a ridersela di gusto di tutti noi che elucubriamo sulla sua vincita, sulla fortuna e sulla sfortuna, sulle sue paure e i suoi imbarazzi... Accidenti, perchè non facciamo cambio? Amico toscano-superfortunato-quasi-pentito, ti offro uno scambio alla pari: la tua vincita contro un'esistenza tranquilla, un reddito da lavoratore dipendente che di certo non ti arricchirebbe ma nemmeno ti farebbe mancare nulla. Caso mai ti interessasse lo scambio, fatti vivo...
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