giovedì 27 agosto 2009

La "sfortuna" di vincere al Superenalotto


Non è un paradosso. La fortuna e la sfortuna (ammesso che esistano) a volte combaciano, si sovrappongo e -chissà- forse finiscono per elidersi. Il superfortunato supervincitore del superpremio del superenalotto ha scritto al Corriere della Sera esternando tutta la sua paura e il suo imbarazzo. Paura, perchè evidentemente dover gestire una somma del genere è un problema che mette paura. Paura, perchè la caccia al vincitore è aperta e, se dovesse essere impallinato, il "poveretto" avrebbe letteralmente finito di vivere. Paura, perchè sbagliare e fare una mossa falsa per lui sarebbe la fine. Paura, perchè dice di vivere nascosto e di nascosto si è preso qualche ora di libertà fuori dal suo paesetto toscano. E imbarazzo. La sua riflessione è di quelle che in un certo senso fanno tenerezza: perchè proprio a me? Si definisce un modesto lavoratore senza pretese che ha sempre lavorato duramente e faticosamente e adesso si trova di fronte ad un affare più grande di lui e delle sue possibilità. Arriva a chiedere scusa a tutti se non riuscirà a fare ciò che vorrebbe con tutti quei soldi e se non riuscirà ad accontentare tutti. Umanamente ha tutta la mia comprensione e simpatia. Diciamo che questo mister X ha avuto la sfortuna di abitare e vincere in uno striminzito paese dove tutti conoscono tutti e alla prima occasione in cui farà un passo più lungo delle sue normali possibilità verrà smascherato. E già l'utilizzo del termine smascherare la dice lunga..... poveretto!
Dal che discende una considerazione. Mezza Italia, e non solo, ha giocato allegramente per vincere il montepremi del Superenalotto più alto della storia di tutti i giochi a premi. Ma il giocatore è davvero pronto a vincere? Il giocatore gioca sapendo o addirittura, inconsciamente, sperando di non vincere? Difficile rispondere, ma il dubbio che la risposta sia sì, è forte.
Naturalmente il post inviato al forum del Corriere potrebbe essere una burla o un falso. Ma comunque tutto lo sfogo del presunto vincitore mantiene una sua credibilità. Magari il vero vincitore è perfettamente tranquillo e a suo agio a pianificare cosa fare della sua montagna di milioni e a ridersela di gusto di tutti noi che elucubriamo sulla sua vincita, sulla fortuna e sulla sfortuna, sulle sue paure e i suoi imbarazzi... Accidenti, perchè non facciamo cambio? Amico toscano-superfortunato-quasi-pentito, ti offro uno scambio alla pari: la tua vincita contro un'esistenza tranquilla, un reddito da lavoratore dipendente che di certo non ti arricchirebbe ma nemmeno ti farebbe mancare nulla. Caso mai ti interessasse lo scambio, fatti vivo...

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