Oggi è' il 10 agosto, San Lorenzo. Da questa sera potremo scrutare l’orizzonte verso nord-est per cominciare a vedere le stelle cadenti , dette anche le “lacrime” di San Lorenzo, che gli astronomi hanno soprannominato Perseidi e che, disintegrandosi contro la nostra atmosfera, formano dei bellissimi fasci di luce. C'è una spiegazione astronomica che ha a che fare con la costellazione di Perseo dietro questa tradizione popolare. Pare infatti che proprio da lì provengano gli sciami di micro meteoriti che penetrano l'atmosfera terrestre e bruciano lasciando la famosa scia. Sempre secondo la tradizione, avvistare una stella cadente porterebbe fortuna, ma intanto, superstizioni a parte, tutti con il naso all'insù, soprattutto nella notte del 12. Sì perchè l'apice degli avvistamenti è atteso con un po' di ritardo sulla data canonica. Accetto scommesse che nella notte di giovedi (il 12) in cielo ci saranno un sacco di nuvole e magari anche qualche temporale, giusto per gradire e rapinarci del piacere di vedere le stelle cadenti.
Non fu così in quella notte di parecchi anni fa, in Puglia, tra Brindisi e Lecce. Ero in vacanza con la mia famiglia. Le mie bambine erano piccoline, quindi parlo di una quindicina almeno di anni fa, forse venti. Le piccole furono affidate ad una baby sitter, mentre io e mia moglie andammo a trovare dei nostri amici, anch'essi in vacanza da quelle parti. Noi stavamo in Salento, loro più a nord nel brindisino e quindi ci demmo appuntamento a Oria, uno splendido paesino medievale con una bella cinta muraria. Ad Oria si tiene ogni anno una rievocazione storica in costume piuttosto bella e ben curata. Ricordo che allora per reperire i figuranti che dovevano impersonare personaggi arabi o di colore, le comparse venivano reclutate presso la base militare americana che c'è da quelle parti. Suppongo che adesso con la massiccia immigrazione per gli organizzatopri ci sia solo l'imbarazzo della scelta fra i vari lavoratori stranieri della zona. Cambiano i tempi...
Ebbene, quella sera andammo a cena con i nostri amici in un agriturismo; da quelle parti sono molto diffuse le masserie ovvero vecchie case di campagna padronali poi rimodernate e restaurate per scopi turistici, dove mangiammo le prelibatezze tipiche della zona. Ricordo ancora una fantastica caponata di melanzane, patate e peperoni che mi fa tuttora venire l'acquolina in bocca.... Dopo cena, era notte ormai avanzata, uscimmo a fare una passeggiata per le stradine di campagna. Tutto intorno non c'era anima viva, lì la campagna è molto poco abitata a differenza delle mie parti, dove ogni poche centinaia di metri c'è una casa di contadini. Insomma illuminazione zero e rumori ancora meno. Una quiete quasi sovrumana e innaturale per dei cittadini come noi, sempre assillati dai rumori e dalle luci della città. Quando parlando si usa il paradosso del rumore del silenzio non si dice una sciocchezza. E' proprio così: più si è abituati ad un costante rumore di sottofondo, più il silenzio ci coglie di sorpresa e ci stupisce.
Era proprio la notte di San Lorenzo e ci distendemmo tutti a terra in un campo, pancia all'aria, guardando il cielo stellato. L'aria era limpidissima e appena scossa da una leggera brezza di vento caldo ad addolcire l'aria, nonostante l'ora nottura. Le stelle erano lì, sembrava quasi di poterle toccare allungando una mano. Anzi la forma allungata e fittamente costellata di luci sullo sfondo nerissimo con cui erano disposte, a sciame, faceva proprio venire in mente la Via Lattea. Come se qualcuno avesse erroneamente versato del latte su un pavimento nero. Fantastico.
Rimanemmo là ad ammirar le stelle per una buona mezz'ora, con quella leggera brezza a farci compagnia. Una notte magica e indimenticabile con un intrecciarsi di discorsi non sempre lucidissimi (il vino rosso pugliese non perdona...) Ci mancava solo qualche canna... e poi saremmo stati pronti ad avvistare anche un Ufo in ricognizione sulla Puglia....
Ma se la memoria non mi inganna, di stelle cadenti ne abbiamo viste ben poche in quella magica notte di San Lorenzo.
Ma se la memoria non mi inganna, di stelle cadenti ne abbiamo viste ben poche in quella magica notte di San Lorenzo.
1 commento:
....hai vinto la scommessa. >Piove che dio la manda, nuvole fino a domani
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