martedì 22 dicembre 2009

Gareth Thomas, outing nel rugby

"Sono gay!" Una dichiarazione che suona come un urlo piuttosto che un sussurro. E' quello di Gareth Thomas rugbysta gallese di fama internazionale, una stella di prima grandezza sia in patria che all'estero. Anche qui in Italia è molto conosciuto e apprezzato, sia pure solo dal pubblico di nicchia che segue e apprezza il rugby estero.
La notizia è di quelle bomba, per tanti motivi. L'outing da parte di un personaggio noto e affermato è di per sè una notizia da prima pagina, che poi sia un rugbysta gli assegna ancora più risalto per quell'aura di machismo duro e puro che aleggia su questo splendido sport. Macho o non macho, il mondo del rugby ha reagito come meglio non si potrebbe. I suoi compagni di squadra e di nazionale (Galles) hanno reagito alla notizia con un semplice "perchè non l'hai detto prima?". Il tutto con molta serenità.
Naturalmente c'è sempre chi deve cercare spunti di polemica. C'è chi ha criticato la scelta di Thomas come una forma di esibizionismo e in altre parole di "marciarci sopra" parecchio. Se Gareth Thomas ha scelto di fare outing avrà avuto i suoi motivi. Sono comprensibili i dubbi di chi si chiede se di fondo non ci sia una spinta di esibizionismo della propria diversità e molto probabilmente in tanti altri casi simili i dubbi sono più che fondati. Ma bisogna osservare che solitamente l'outing fa coppia con la ricerca di notorietà da parte di chi noto e famoso non è. In quel caso la manifestazione pubblica delle proprie tendenze sessuali può servire (serve!) ad aprire molte strade. Ma per quanto riguarda Gareth Thomas è già una stella del rugby mondiale, è già un uomo e uno sportivo di successo. Se è arcinoto qui in Italia figuriamoci che livello di notorietà e di popolarità potrà avere in patria, in Gran Bretagna come nel suo Galles, dove il rugby gode di platee enormemente più vaste.
Evidentemente le spinte motivazionali che hanno portato Gareth all'outing sono altre, molto personali e ben distanti dall'esibizionismo di cui viene più o meno velatamente, tacciato. Forse, prima di lanciare accuse gratuite, bisognerebbe chiedersi cosa significhi vivere nascondendo le proprie inclinazioni, i propri sentimenti, le proprie caratteristiche personali. Una vita passata a mimetizzarsi non è augurabile a nessuno. E prima o poi arriva il momento in cui non se ne può più ed esplode l'esigenza di levarsi la maschera e mostrare la propria vera faccia. Soprattutto perchè non c'è nulla da nascondere, non c'è nulla di cui vergognarsi. Mettersi a nudo per rinascere e ricominciare daccapo. Per trasparenza, per non avere una doppia faccia, per amore di verità. Può bastare?
Forza Gareth, questa è una delle mete più belle che hai segnato in carriera.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci trovo nulla di scandaloso, anzi ti dirò di più,sono a conoscenza di alcuni insospettabili frequentatori del mondo della palla ovale ex giocatori di fama inclusi, che sono "gay" - domani sera, ti porterò a conoscenza di queste novità - attenzione però .........
dovrai prima baciarmi con lingua rigorosamente in bocca. Love Angelina.
Attila48

Unknown ha detto...

BLEAH...!!!