mercoledì 23 dicembre 2009

Nevica, governo ladro!

Nevica, fa freddo. Notizia bomba!
Giornali, radio e televisioni non parlano d'altro. Siamo in inverno e in inverno, per definizione, nevica e fa freddo. Dov'è l'eccezionalità dell'evento? Forse nell'intensità della nevicata? Nella persistenza del freddo? Ma non prendiamoci in giro. La verità è un'altra, anzi due.

La prima. Bisogna dare di che parlare e pensare agli italiani. Perchè parlare e pensare al freddo distoglie le menti da altri argomenti ben più "scottanti" (non male come ossimoro). In questa ottica di disorientamento sistematico e programmato dell'opinione pubblica rientra il solito bombardamento di servizi televisivi sullo shopping di Natale e di quanto bello e gratificante sia partecipare all'orgia dello scambio di regali. C'è sempre in agguato il solito giornalista (preferibilmente con rassicurante accento romanesco) che ci dice che con soli 180 euro potremo avere un porta telefonino cellulare di Swarowsky... o che 50 milioni di italiani banchetteranno smodatamente spendendo in un sol colpo miliardi di euro in caviale e champagne. Alla faccia di chi non arriva alla fine del mese. Altro che Swarowsky e caviale.


La seconda. Possibile che 3-4 giorni di neve mettano in ginocchio l'Italia? Che il sistema autostradale rischi la paralisi e che le ferrovie non siano in grado di fronteggiare le nevicate invernali? Evidentemente è il sistema-Italia che ha chiari limiti di affidabilità e funzionalità. I 20-30 cm. di neve non hanno fatto altro che mettere in evidenza questi limiti altrimenti sopiti dalle temperature miti tipicamente italiane. Per contro trovo insopportabile che ci sia sempre il solito furbone che non trova di meglio che fare paragoni con la Finlandia (!) dove i treni marciano sempre e comunque, anche con 30° sotto zero. Peccato che la Finlandia sia collocata qualche migliaio di km più a nord verso il circolo polare artico.... Che minchia di paragoni sono? Che piova o nevichi, la colpa è sempre del governo-ladro o esiste un margine di accettazione dell'evento naturale?

E' anche vero che ognuno ci mette del suo, nel senso deleterio del termine. Professionalità ed efficienza sembrano essere concetti misteriosi in casa Ferrovie dello Stato o Trenitalia, comunque le si voglia chiamare. Incomincia l'amministratore delegato Moretti che dall'alto della sua autorevolezza (chissà che stipendio ha...)consiglia i viaggiatori di munirsi di panini e coperte se vogliono testardamente sfidare il destino e usare i treni in questo periodo. Un esempio di comunicazione demenziale nei confronti dell'opinione pubblica e della clientela, non c'è che dire. Per finire cito un fatto riportato da un viaggiatore intervistato a Milano. Un treno pendolari arriva in stazione con le porte bloccate dal freddo. I passeggeri riescono comunque a scendere e il treno rimane lì in attesa di ripartire. Nessuno del personale di quel treno appena arrivato si preoccupa di avvisare chi di dovere del problema delle porte. Dopo mezzora quello stesso convoglio deve ripartire per la tratta inversa. Monta in servizio il nuovo personale subentrante e solo allora si accorge del problema delle porta bloccate. Viene chiamata la squadra di supporto (mezzora di attesa) che a martellate sblocca le porte con i conseguenti danni che sono facili immaginare (una banale bomboletta di spray deghiacciante è pura fantascienza alle ferrovie). Morale della favola: un guasto che si poteva affronatre e risolvere immediatamente è stato vergognosamente trascurato, il treno è partito con 40 minuti di ritardo e con le porte danneggiate dalle martellate, dunque finirà in officina per le riparazioni. E tutto per la mancanza di una banalissima bomboletta di spray invernale del costo di un paio di euro.
Beh, bisogna ammettere che a volte i passeggeri hanno ragione ad inferocirsi...

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