sabato 12 dicembre 2009

La colpevole omertà della Chiesa irlandese



















Era nell'aria da tempo e in Irlanda non si parlava d'altro. Alla fine il coperchio è saltato e il contenuto del pentolone è venuto fuori. Rapporto shock di Child Abuse Commission, la commissione istituita dall'ex primo ministro irlandese Bertie Ahern per fare luce su questo scandalo indegno e vergognoso: per 40 anni violenze endemiche e continuate su minori negli istituti religiosi cattolici irlandesi. Scoperti 2500 casi avvenuti tra il 1940 e il 1980. E dopo il 1980...? Cos'altro deve ancora emergere dal guano che ricopre questa avvilente pagina di storia della chiesa irlandese? Il cardinale Sean Brady, arcivescovo di Armagh e Primate di tutta Irlanda, dice di essere "profondamente dispiaciuto" per gli abusi sessuali. "Mi vergogno che dei bambini abbiano sofferto in un modo così orribile in queste istituzioni", afferma in un comunicato. Papa Ratzinger da Roma fa sapere di essere ugualmente dispiaciuto per quanto è successo, promette di scrivere ai fedeli irlandesi e chiede scusa per una delle pagine più nere della storia della Chiesa cattolica.
"Fu un abuso sessuale sistematico e ampiamente diffuso ai danni di bambini e adolescenti di entrambi i sessi, in scuole, orfanotrofi e riformatori gestiti da cattolici", documenta il rapporto della commissione Ryan. Racconti atroci, di uomini e donne -oggi adulti- che ricordano di essere stati picchiati, seviziati, stuprati talvolta da più persone contemporaneamente.

Tre considerazioni. La prima è che l'iniziativa dell'indagine e l'istituzione della commissione sono iniziativa del governo irlandese. Nulla è trapelato da fonte ecclesiastica. Senza questa iniziativa non sarebbe venuto alla luce nulla e tutto sarebbe rimasto sepolto dal silenzio e dall'omertà ecclesiale. La seconda è che è logico ed evidente che i vertici della Chiesa Cattolica irlandese, e di conseguenza il Vaticano, non potevano non sapere quanto andava succedendo nel corso di oltre mezzo secolo. Ma evidentemente sapere di abusi e stupri ai danni di minori e adolescenti non è stato motivo sufficiente e valido per intervenire con una pubblica denuncia secondo l'ordinamento giudiziario irlandese e chiedere l'intervento delle autorità pubbliche. Invece di dispiacersi adesso, quando ormai lo scandalo è venuto alla luce, perchè non è stata denunciata a suo tempo su iniziativa della stessa Chiesa irlandese tutta questa squallida storia? Avrebbe sicuramente permesso di fermare lo scempio e tanti bambini e bambine innocenti si sarebbero salvati. Invece no. Mai silenzio fu più assordante.
Terza e ultima considerazione. I preti sono uomini e come uomini possono sbagliare. E certamente cedere alle tentazioni è uno degli aspetti della natura umana. Non bisogna neppure generalizzare e fare di tutta l'erba un fascio. Ci sono preti che sbagliano e tantissimi altri che conducono un'esistenza retta e nel solco della legalità, in Irlanda come in Italia, come in tutto il mondo, come tutti gli uomini laici e non. Chi si è reso colpevole di nefandezze contro minori deve pagare ed è giusto che paghi, ma ben altra responsabilità, forse anche più grave, verso gli uomini e verso Dio (che dicono di venerare e servire) è quella di chi ha insabbiato per decenni le malefatte di quei depravati.

Vigliaccheria, omertà e mafiosa tendenza a insabbiare tutto, a nascondere la verità. Questa è la spiegazione del silenzio durato decenni da parte della Chiesa. Che adesso tutti si dicano dispiaciuti è troppo tardi, è inutile; è un beffardo insulto a posteriori rivolto alle vittime inermi di quegli abusi criminali e vigliacchi.
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