Questo lungo ponte del 2 giugno merita di essere sfruttato al massimo, con l'unico rammarico per il meteo incerto che annuncia pioggia rendendo rischioso progettare un giro in moto in montagna come faccio abitualmente. Dunque è il caso di cambiare meta e dirigersi in pianura al riparo, per quanto possibile, dal rischio di improvvisi quanto sicuri acquazzoni. Personalmente non sopporto la pioggia in moto, mi leva il gusto del viaggiare e piuttosto ne faccio a meno o cambio destinazione.
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Dettagli e approfondimenti: http://www.visita-delta.it/itinerario_essenziale.htm |
La meta del tour è dunque il Delta del Po a sud est di Padova, verso il mare, tra le province di Rovigo e Ferrara. Un ambiente affascinante e indimenticabile. Una volta che ci si è stati è pressocchè impossibile non tornarci. Quegli spazi aperti fino all'orizzonte, le distese di grano che ondeggia al sole mosso dal vento, la laguna, il mare, gli uccelli acquatici che ormai vediamo solo nei documentari televisivi sono spettacoli naturalistici imperdibili. A volte si organizzano viaggi lunghissimi ed esotici alla ricerca di angoli di natura più o meno incontaminata dimenticando che panorami simili li abbiamo anche a casa nostra, nella nostra bella Italia.
Partenza da Padova puntando verso Chioggia; da lì si prende la statale Romea verso sud in direzione Ravenna. Bisogna fare molta attenzione perchè la Romea è una strada molto trafficata e tristemente nota per l'alto livello di mortalità che la contraddistingue per i numerosi incidenti stradali che si verificano. Inoltre è disseminata di autovelox e pertanto se non si rispettano i limiti di velocità la multa è assicurata. Il percorso sulla Romea è però breve perchè superate le uscite per Rosolina, Taglio di Po e Porto Viro si abbandona la statale per entrare direttamente nel territorio del Delta in direzione Bosco della Mesola. Il traffico sparisce, i rumori cessano, la vista si allarga e riempie il cuore. Nel giro di pochi km avanzando nell'entroterra del Delta si viene catapultati in zone semideserte con rare case e piccolissime frazioni disseminate qua e là. E da qui in poi viene il bello. In moto viene voglia di levarsi il casco per prendere l'aria in faccia e assaporare al massimo il profumo di terra e di campi coltivati misto alla salsedine del mare. Più si va avanti e più diventa forte l'odore della laguna, inconfondibile. Si incominciano a vedere le eleganti silhouette degli aironi e di altre specie di uccelli, tanto che varrebbe la pena di andare in giro con una guida ornitologica per saperne di più e riconoscere i vari esemplari. Comunque per farsi un'idea di quali e quante specie siano presenti sul territorio del Delta si può consultare questo sito: http://www.parcodeltapo.it/er/natura/fauna/index.html, ma le librerie sono ben fornite di guide tematiche ad hoc.

Il tour completo del delta seguendo il percorso proposto nella cartina porta via tutta la giornata (al rientro a casa il contachilometri aveva largamente superato quota 300 km), al termine della quale risulterà un oltraggio ai cinque sensi il ritorno al traffico e al rumore della statale Romea per il rientro alla base. E' lo scotto che si paga passando uina giornata di full immersion nella natura. Ma ne vale assolutamente la pena.
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