I Guardiani del Destino
Regia di George Nolfi con Matt Damon - Emily Blunt
[Voto: 2 su 5]
Matt Damon è un signor attore. Emily Blunt è bravetta, simpatica, farà strada. Lo sceneggiatore è lo stesso della premiata ditta Bourne/Damon. George Nolfi è un regista più o meno esordiente, per quel che ne so. Il tema è appassionante e affascinante (tratto da un romanzo del prolifico e ampiamente saccheggiato Philip Dick, quello di Blade Runenr).
Cosa manca al film per meritarsi un voto più alto? Nonostante le premesse manca tutto o quasi. Manca la capacità di appassionare lo spettatore e inchiodarlo alla poltrona del cinema. La regia di Nolti non convince e non "acchiappa". O meglio ci riesce abbastanza bene per la prima oretta, poi invece si impantana scivolando su un piano romantico-sentimentale molto dozzinale e scontato.
Dicevo del tema del film, il Destino. Quello con la D maiuscola, quello che almeno una volta nella vita ci si chiede se sia proprio già tutto scritto o l'individuo abbia la possibilità di scriverlo e modificarlo in autonomia. Libero arbitrio, vero o presunto. Il film sguazza su questo nella fase di impostazione della vicenda ma poi, nel tentativo di dare delle spiegazioni a tutto, si perde in una specie di corsa ad ostacoli con porte che si aprono e si chiuduno su dimensioni anomale e inverosimili e cappelli-passepartout miracolosi. Ma l'inverosimile e il fantastico al cinema ci sta bene (è praticamente di casa...), al contrario i finali mielosi sono solo stucchevoli. Nonostante la bravura di Matt Damon.
3 commenti:
Avevo qualche intenzione di vederlo, ma mi sa che rinuncio :)))
Damon è bravino, in Invictus mi è piaciuto. Peccato che abbia toppato nella restituzione cinematografica di uno dei capolavori di McCarthy...
Momia.
Immagino che tu ti riferisca a Cavalli selvaggi di Bill Bob Thornton. Un film che non ho visto. Il grande Billy Bob è un regista difficile da digerire e controverso. Mi sa che è da imputare più a lui che a Matt Damon la non riuscita del film tratto dal libro di McCharty. Che non ho letto, ma adesso che mi hai incuriosito mi riprometto di farlo.
Ci hai beccato. Se trovi "La Trilogia della Frontiera", edito da Einaudi, non fartelo scappare. Unisce i tre titoli di Cormack McCarthy che forse ho amato maggiormente, compreso "Cavalli Selvaggi". Istantanee di mondi e uomini di frontiera; e come tali sempre a cavallo tra ciò che è scritto e ciò che è giusto. Amo McCarthy, mi sa che si vede...
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