martedì 15 giugno 2010

Che guazzabuglio! Ma funziona

Il libro delle anime, di Glenn Cooper

Dopo La biblioteca dei morti, Glenn Cooper torna alle stampe nel giro di poco più di un anno con il seguito del libro che tanto successo ha avuto in tutto il mondo. Ne avevo già parlato sul blog, con ampia formula dubitativa sulle qualità letterarie dell'autore, salvo venire smentito dalla entusiastica recensione di Antonio D'Orrico, critico letterario del Corriere della Sera. Punti di vista, il suo è autorevole, il mio no. Tant'è. Ma resto comunque dell'avviso che siamo di fronte a ben poca cosa. Tuttavia bisogna riconoscere che sia il primo che il secondo libro di Cooper hanno la capacità indubbia di avvincere il lettore e di tenerlo lì, inchiodato alla lettura. Ho letto il libro nel fine settimana, anche perchè la scrittura non è impegnativa e la trama è avvincente. Infarcito di luoghi comuni fino alla nausea, in puro stile serial tv americano, Glenn Cooper riesce a lavorare di fantasia in maniera incredibile e anche troppo disinvolta, spaziando a ritroso nel tempo e nella storia andando a pescare addirittura personaggi del calibro di Shakespeare, Calvino e Nostradamus per dare una collocazione e una dimensione alla sua opera. Per cui si salta di continuo dalla narrazione dei fatti contemporanei aventi per protagonista un ex agente dell'FBI in pensione, alle vicende che costituiscono la genesi del mistero in pieno medioevo,  dall'VIII fino al XVI secolo. Di mistero in mistero, di salto in salto si arriva ai giorni nostri e anche più in là, poichè il libro sconfina fino al 2027 con un intreccio che ovviamente non sto a dirvi, ma che intriga non poco e per di più non privo di un fondamento scientifico.
Consiglio di tenerlo presente per una lettura in tutto relax sotto l'ombrellone.

E' tutto. Buon intrigo a tutti.
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