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martedì 1 giugno 2010
Film visti. La regina dei castelli di carta
La regina dei castelli di carta
regia di Daniel Alfredson, con Michael Nyqvist, Noomi Rapace.
[voto: 2 su 5]
Terza e ultima parte della trilogia di Stieg Larsson conosciuta anche come Millenium. Quasi mille pagine per il libro, circa due ore e mezzo la durata del film. Ovvero la resa dei conti di Lisbeth con il padre Zalachenko e il fratellastro-bulldozer, indistruttibile e insensibile al dolore. Ma non solo. Lisbeth deve combattere contro l'apparato dei servizi segreti svedesi che non si sono fermati di fronte a nulla pur di perseguire i loro scopi. In questa terza parte si svelano i perversi meccanismi della vicenda e si ricostruisce per intero l'intricata e drammatica storia personale della ragazza. Naturalmente con l'aiuto di Mikael Blomkvist, giornalista di Millenium e del suo gruppo di lavoro costituito dai redattori della rivista. 'Della trilogia cinematografica questo terzo film è probabilmente il più debole e meno convincente. Blomkvist sembra quasi avere un ruolo secondario e con lui tutta una serie di personaggi che invece sono importanti nell'economia della storia. Credo che ciò sia dovuto alla necessità di contenere i tempi nel limite delle due ore e mezzo, che già sono tante. Nel libro la descrizione del come e del perchè Lisbeth sia stata perseguitata e ridotta in fin di vita è invece meticolosa e puntuale, con sconfinamenti di tipo quasi storico nel ricostruire situazioni di politica internazionale e di guerra fredda degli anni 60-70. Il film tira un po' via, saltando a piè pari buona parte della ricostruzione, con personaggi che sono appena abbozzati o addirittura eliminati. D'altronde sarebbe stata impensabile la fedele trasposizione dell'intero libro. Il che rende le vicende del terzo film difficili da seguire e piuttosto confuse (a differenza dei primi due). Era quasi fatale che a lungo andare la trasposizione cinematografica non potesse reggere fino in fondo l'appassionante dipanarsi del racconto. Ricordo che al momento di leggere il terzo libro, lo divorai letteralmente. Il film invece procede in maniera un po' sonnolenta fino all'epilogo finale che comunque è molto meno coinvolgente per gli spettatori di quanto non lo sia stato per i lettori, fedeli e appassionati, di Larsson.
Come ben sapete non ci sarà una terza parte perchè l'autore è morto di infarto mentre stava lavorando alla stesura di un quarto episodio (si dice che la vedova abbia in mano le bozze rinvenute nel computer di Stieg). In compenso in America Hollywood si è interessata al fenomeno letterario-cinematografico e un primo film sulla trilogia pare sia in dirittura d'arrivo. Le atmosfere tipicamente nord europee che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare attraverso i libri di Larsson e dei suoi colleghi scrittori svedesi saranno ben interpretate dagli americani? Riusciranno a trasmettere il pathos del racconto senza infarcirlo di sparatorie, inseguimenti e sangue in primo piano? Il dubbio, forte, c'è...
http://volpe56.blogspot.com/2009/09/film-visti-la-ragazza-che-giocava-con.html
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