mercoledì 27 gennaio 2010

Il giorno della memoria

Oggi si celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria. Proprio il 27 gennaio di 65 anni fa il campo di sterminio di Auschwitz fu liberato dall'Armata Rossa che premeva da Est verso Berlino. Le forze alleate ebbero modo di rivelare al mondo le atrocità commesse dai nazisti su oltre sei milioni di ebrei in nome della salvaguardia della razza ariana. Una vergogna dell'intera umanità e di quanti all'epoca pur sapendo fecero finta di non sapere e non vedere.
Ancora più vergognoso è che tuttoggi ci sia chi nega l'Olocausto parlando di macchinazione storica e politica. Credo che l'ultimo in ordine di tempo a esprimersi in questi termini sia stato il presidente dell'Iran (quello col nome difficile da ricordare e pronunciare).
Tradizionalmente e storicamente si associa all'idea dello sterminio di ebrei e alla loro persecuzione il Nazismo hitleriano. Purtroppo anche noi italiani ci siamo macchiati di questa infamia. Il regime fascista si rese colpevole di analoga persecuzione, sia pure in forma minore. Ma certo questa minorità del fenomeno non può essere considerata un'esimente. Il principio era scimmiottare gli alleati tedeschi in tutto e per tutto, anche nelle nefandezze, per non essere da meno. Il Capo del Governo e del Partito Fascista Benito Mussolini fece approvare dal parlamento le leggi razziali e il Re Vittorio Emanuele III le promulgò nel 1938. La famiglia regnante Savoia fu dunque complice e correa di quelle persecuzioni.
Sarebbe bene che ce lo ricordassimo tutti e lo insegnassimo ai nostri figli e nipoti, nonostante siano passati 65 anni dalla liberazione di Auscwitz (e ben 72 dalle leggi razziali). La memoria deve essere maestra di insegnamenti e fonte di esperienza per tutti, perchè non si debbano più ripetere tragedie simili.
Anche l'Italia ebbe ilo suo campo di concentramento. La gran parte di ebrei nostri connazionali (e con essi quella che il regime fascista considerava la feccia dell'umanità, zingari, omosessuali e chiunque non fosse omologato ai caratteri ariani) furono spediti in Germania, Austria, Polonia dove si trovavano i principali campi di sterminio. Ma una parte fu concentrata vicino Trieste, nella Risiera di San Sabba. Sempre per non essere di meno dei feroci e spietati alleati germanici.
Italiani, brava gente? Non sempre e di sicuro non con gli ebrei. Non certamente il regime fascista, non certamente chi coprì e avallò questa pagina vergognosa della storia italiana.

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