giovedì 14 gennaio 2010

Film visti. Il mondo dei replicanti

Il mondo dei replicanti
Regia di Jonathan Mostow, con Bruce Willis, Radha Mitchell, Rosamund Pike.
[voto: 1,5 su 5]

Che ciofeca!
Potrei fermarmi qui senza aggiungere altro; il termine "ciofeca" è abbastanza espressivo da solo, ma due parole vale la pena di aggiungerle. Interessante e stimolante lo spunto: l'idea di avere qualcuno che vada a lavorare al posto mio mi affascina e mi appassiona. Pensate che bello fare la bella vita, scegliere di occuparsi solo di quello che ci interessa e lasciare un robot a farsi il mazzo tutto il giorno al posto nostro...! E quando finisce le batterie si mette in carica da solo. Vabbè forse ci costerà un po' in bolletta ma vuoi mettere la libidine?
Tra il ridicolo e il grottesco il robot che figura come alter ego del protagonista Bruce Willis. Pelle perfetta, lineamenti giovanili, non una ruga, non un brufoletto. sempre tirato a lucido, fresco e riposato. Indistruttibile e resistente a tutto. Talmente finto che ricorda in maniera impressionante il nostro presidente del consiglio Berlusconi incipriato con il suo cerone di rappresentanza. Un incrocio tra la Barbie e Cicciobello. Un bijoux!

2 commenti:

Unknown ha detto...

Tema:Osservazioni -ironiche- di un aspirante cinephile.
Svolgimento:
Com'è noto, l'inizio di ogni film è preceduto dai titoli di testa, cioè l'elencazione dei nomi di tutti coloro che hanno partecipato alla sua realizzazione. Non so se capita anche a voi, ma per me e per mia moglie qusto è uno dei momenti di maggiore interesse e, se vogliamo, anche di souspense. Il nome del regista e del produttore si sanno già, si leggono dappertutto, nelle recensioni, nei trailers e nelle locandine pubblicitarie. Ma i nomi degli elettricisti, tappezzieri, aiuto macchinisti, datori-luci, parrucchieri, carpentiere aggiunto si conoscono soltanto all'ultimo minuto, appunto dai titoli di testa. Spesso durante la proiezione di questa lista di realizzatori mia moglie mi da di gomito nel fianco d esclama: hai visto chi c'è vicesegretaria di produzione? E io mormoro: accidenti adessos mi spiego tutto. Poi mi chiede: e chi c'è come primo assistente al controllo cavi? E io qualche volta non lo so e allora baro: c'è Buttazzi, ti ricordi quello che ha assistito al controllo cavi di "Arancia Meccanica."
C'è gente che giudica superlua e fastidiosa questa orgia di nomi. Io ritengo che, siccome il film è sempre una bella festa, è giusto e democratico far partecipare ognuno alla sua razione di gloria; se i fattorini della segretaria di edizione se la fossero presa troppo comoda il regista si sarebbe irritato e avrebbe girato quella scena meno bene.Tutto giusto, mi dico, a ciascuno il suo. Però aggiungo: concediamo pure al mixasge un alone di mistero e concediamo a tutto il mondo della celluloide in genere, il suo fascino indiscusso. Ma quanto altri onesti e oscuri tecnici collaborano alla miglior riuscita della nostra giornata? Per quale motivo, sull'Eurostar delle undici e quattordici, non monta sul locomotore la seguente lavagnetta: Primo conduttore Angelo Bia, secondo conduttore Mario Ala, capotreno Ivo Lai, primo addetto al controllo biglietti Adelante Pedro e così di seguoto, elencando nome e cognome di frenatori, camerieri del wagon-restaurant e i primi e secondi addetti al carrello caffè-caldo?
E perchè sulle case appena costruite non si mura una targa con i nomi di architetti, geometri, capimastri, con la partecipazione straordinaria del perito edile Marenghi, dattilografa di cantiere Gabrielli Susanna? Oppure i giornali: ve lo immaginate invece del semplice nome dell'autore, non si precisa....Corrispondenza scritta da Enzo Rossi,composta in corsivo da Giancarlo Olindi, impaginata daAldo Pieri...primo autista camion distribuzione Oreste Bibo, assistende edicola giornali Fausto Righi.....
Non c'è soltanto una giungla retributiva: c'è una giungla delle soddisfazioni. Basta girare un interruttore in un teatro di posa per vedere il proprio nome al cinema. O si eliminano questi privilegi, oppure si estende il diritto di firmare anche al personale degli Eurostar, dei cantieri, dei giornali e a tutta la brava gente che sa fare il suo lavoro.
Giusto?
;-)
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Aspettiamo ansiosi la recensione di Avatar: è determinante quella di Angelo, oramai nomimato recensore di fiducia da tutta la mia famiglia.
Però lasciaci la souspence: non ci dire chi sono le assistenti al trucco.
;-)
Buona domenica

Unknown ha detto...

Beh, mi fa piacere incappare in qualcuno che apprezzi i miei commenti ai film visti. Lascerei perdere il termine "recensioni", mi pare eccessivo per il mio livello di competenza.
Per Avatar dovrai aspettare ancora un po', Ruggero. Attualmente al cinema c'è troppa bolgia di mangiatori di pop corn piuttosto che di discreti e silenziosi spettatori. Fra qualche giorno scemerà l'afflusso oceanico lasciando le sale ad un'atmosfera più cinematografica e meno da fiera...