giovedì 19 maggio 2011

L'orco con la tonaca

Ci risiamo, si torna a parlare di preti pedofili. Ma non solo, questo è anche cocainomane e, per buona misura, anche satanista con tanto di tatuaggi inequivocabili. E' un parroco di Genova, ordinava al suo pusher di fiducia non solo droga, ma anche bambini per le sue perversioni sessuali, preferibilmente al di sotto dei 14 anni. Le sue vittime gli piacevano di più tenere e indifese. Definire maiale un uomo del genere è una vera offesa a quel dignitoso animale.
Le indagini descrivono un tenore di vita assurdo per un prete. Almeno 300 euro al giorno per soddisfare i suoi vizi. La cocaina costa... Da dove arrivavano tutti quei soldi? Nessuno in Curia si è mai accorto di nulla? Un parroco che passa le notatte in discoteca e frequenta ambienti equivoci come può non dare nell'occhio e sollevare allarme nei suoi superiori?

L'indagine prende le mosse nella seconda metà di ottobre quando i carabinieri del Nas, impegnati a Milano in un'inchiesta sul traffico di anabolizzanti in palestre e saune, si imbattono in una conversazione tra un pusher africano, soprannominato Franky, e il parroco genovese Don Riccardo Seppia. I giornali hanno pubblicato stralci incredibili delle telefonate: "Ah... niente...senti.... non trovi nessun bambino...?" chiede don Riccardo Seppia a Franky. E' il 22 ottobre. Don Seppia, nella stessa conversazione aggiunge: "... eh, che mi piace... non hai tuoi amici che mi vogliono fare di tutto...?".

Il cardinale Bagnasco ha espresso «dolore per ogni forma di peccato e di male che, se risulterà realmente commesso da un nostro confratello, sfigura la bellezza dell'anima, scandalizza le anime, ferisce il volto della Chiesa. Vogliamo affidare alla Madonna quanti hanno subito scandalo in qualunque modo e dire a loro la nostra vicinanza umile e sincera».  Amen.

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