giovedì 12 maggio 2011

In moto. Con la "poderosa" in bassa Valle Scrivia

Il fiume Scrivia a monte
 La bassa Valle Scrivia, ovvero il luogo che non c'è. Non esiste una bassa Valle Scrivia, sebbene esista il fiume Scrivia. E' un'invenzione del mio amico Ruggero che vive in un lindo e ordinato paesino di cinquemila anime, Castelnuovo Scrivia, alla confluenza tra le province di Pavia ed Alessandria. Zona di risaie e di Langhe, sia pure a qualche km di distanza. Infatti le risaie sono più prettamente pavesi, mentre per le dolci colline delle Langhe bisogna spostarsi verso Alba di qualche decina di km, incuneandosi nel cuore del Piemonte.
Il fiume Scrivia a valle
E' proprio lì, verso la valle che non c'è, che ho messo la prua della "poderosa" (la mia Aprilia Caponord). Sarei stato ospite da lui per il fine settimana. Il percorso prevedeva inizialmente l'autostrada A4 fino a Brescia e poi la A21 Torino-Piacenza, puntando a Piacenza. Uscita finale a Tortona. Ma non è andata così, perchè a Brescia ero già distrutto dalla noia e dalla monotonia dell'autostrada. La moto e le autostrade non vanno d'accordo, salvo che sia assolutamente indispensabile. Quindi a Brescia sono uscito ed ho proseguito utilizzando statali e provinciali. Certo si procede più lentamente, bisogna fare i conti con il traffico locale e l'attraversamento di qualche paese. Ma vuoi mettere il piacere di guardarsi attorno e godere delle bellezze delle località che si incontrano lungo il tragitto? Ho attraversato quasi tutta la Lombardia senza fretta, lasciandomi alle spalle la zona del lago di Garda e fendendo la pianura padana. La "poderosa" si è ben comportata, sicura e affidabile per tutti i 300 km del viaggio. Qualche problema con il navigatore satellitare che ha fatto le bizze e non voleva più saperne di funzionare a dovere. Ha rischiato seriamente di finire in mille pezzi... non sopporto gli aggeggi elettronici quando decidono di non funzionare. Sono tanto utili e preziosi quando va tutto bene, quanto assolutamente inutili e inesauribili fonti di incazzature quando si guastano. Insomma, per farla breve sono tornato al vecchio sistema della cartina stradale, che è sempre bene avere con sè, proprio per ovviare ai guasti dell'elettronica che per quanto possa essere strabiliante, resta pur sempre uno stupido groviglio di circuiti inuti se qualcosa non funziona.
Nel tardo pomeriggio parcheggio in cortile da Ruggero che mi aspettava in strada, non essendo facile trovare casa sua in piena campagna. Ho detto casa? No, mi correggo. E' più adatto il termine dimora, se non addirittura reggia. Immaginate una "villazza" a più piani con annessa azienda agricola con capannoni per le attrezzature, prati a non finire, cortile, orto, veranda, zona barbeçue, alberi da frutta, ecc. ecc. Un sogno. E soprattutto tanta quiete tutto intorno. Ruggero e sua moglie Marisa non sono straricchi ereditieri e neppure affermati imprenditori. Vivono in quel posto da semplici e normali pensionati come ce ne sono milioni in Italia, con la differenza che è come se avessero vinto una magnifica lotteria da quando hanno ricevuto l'incarico di fare da custodi residenti a tutta la splendida tenuta. Roba da non credere, retribuiti per vivere in una reggia.... altro che lotteria! [Ehm... si percepisce un pizzico di sana invidia da parte mia?]
La Certosa di Pavia
Va anche detto che la cortesia e l'ospitalità di Ruggero e Marisa vanno di pari passo con la bellezza dei luoghi. Non posso che ringraziarli per il fine settimana che mi hanno regalato.

Il giorno dopo è stato dedicato al turismo. Certosa di Pavia al mattino, giro verso le Langhe nel pomeriggio. La Certosa è stata una vera sorpresa. Ne avevo sentito parlare, ma non immaginavo che fosse così bella e interessante e soprattutto ricca di opere d'arte di notevole importanza. Per quanto riguarda le Langhe invece c'è da dire che meriterebbero da sole un tour di più giorni. Troppo belle per essere viste di sfuggita in un solo pomeriggio. La considerazione vale quindi come promessa a Ruggero e Marisa di tornare a trovarli. Pazienza, mi dovranno sopportare ancora per qualche giorno in futuro.... Penso che uno dei periodi migliori potrebbe essere settembre-ottobre, in tempo di vendemmia. Vedremo.
 Terzo giorno, domenica. Rientro verso casa, ma allungando il giro per pasare da Noceto, vicino Parma, dove era in programma una partita di rugby del Petrarca Under 20 quale semifinale di campionato. Come poter dire di no al richiamo del cuore? Per inciso ha vinto la squadra del Parma, che andrà a giocarsi la finale contro la Lazio. Peccato. Ma in compenso almeno mi sono sfogato e saziato di moto. La "poderosa" mi ha portato in due tappe dalla valle Scrivia a Parma e poi a Padova per complessivi 350 km circa. Questa volta tutti di autostrada essendo un percorso lungo e spezzettato dalla sosta rugbystica; altri tragitti più lenti sarebbero stati problematici volendo rientrare alla base non troppo tardi. Ecco una tipica situazione in cui le autostrade tornano utili.

La Certosa (vista aerea)
Totale del raid lombardo-piemontese: circa 900 km tutti percorsi con un tempo splendido nell'arco del fine settimana tra venerdi e domenica. Sono stato decisamente fortunato, devo ammetterlo. Ma ancora più fortunato con un piccolo imprevisto dovuto alla mia sbadataggine. Sono rimasto colpevolmente senza benzina. Il motore si è fermato e non è più ripartito. Un'occhiata alla lancetta del carburante mi ha fatto sciogliere l'arcano. Nel frattempo montava la preoccupazione per un possibile guasto che sarebbe stato difficile riparare di sabato/domenica a officine chiuse. Invece è stata solo colpa mia, non avendo fatto caso alla spia della riserva. Fortuna ha voluto che la benzina si esdaurisse fino all'ultima goccia proprio nel cortile di casa di Ruggero. Se solo fosse accaduto qualche centinaio di metri prima, avrei dovuto spingere a forza di braccia e di gambe. La "poderosa" con il bagaglio pesa quasi tre quintali.... Non occorre aggiungere altro.
Al prossimo tour!

1 commento:

Anonimo ha detto...

...sei sempre il benvenuto, specialmente se ti scorderai di nuovo i tuoi toscani che gustero' presto.(ben due!) e grazie delle belle parole. Invito esteso a tutti i viandanti, pellegrini, globetrotters specialmente se "rugbysti"
Ruggero (&Marisa)