sabato 14 maggio 2011

Applausi ai colpevoli


Nel corso delle Assise di Confindustria tenute a Bergamo sabato 7 maggio dalla platea di imprenditori si è levato un applauso spontaneo di solidarietà all'amministratore delegato di ThyssenKrupp, Harald Espenhahn, condannato in primo grado a 16 anni e mezzo per omicidio volontario. I fatti sono quelli del rogo mortale di Torino in cui morirono dei lavoratori. Morti bianche. Immediata la reazione dei familiari delle vittime, dei sindacati e dei politici, per quella che è stata bollata come la «pagina più brutta» nella storia di Confindustria. Sono arrivate delle tardive scuse riparatrici da parte dei vertici dell'associazione degli industriali, ma il guaio ormai era fatto.
La presidente Marcegaglia ha dichiarato: "Una cosa di questo tipo (processi e condanne, ndr) se dovesse prevalere allontanerebbe investimenti esteri mettendo a repentaglio la sopravvivenza del sistema produttivo. È un tema che va guardato con grande attenzione, nel massimo rispetto per la sicurezza sul lavoro, ma una cosa di questo tipo se dovesse prevalere allontanerebbe gli investimenti dall'Italia".

Insomma, dei lavoratori muoiono sul posto di lavoro, l'inchiesta stabilisce che vi sono pesanti responsabilità dell'azienda, il tribunale condanna gli imputati e Confindustria li applaude. Non fa una grinza, alla luce della dichiarazione della Marcegaglia: se si diffonde la voce che in Italia i responsabili delle morti sul lavoro rischiano effettivamente la galera gli investitori stranieri potrebbero disertare il nostro paese. Perfetto. Il tutto alla faccia di quei morti arrostiti. A prevalere deve essere sempre il tornaconto economico. E' la logica del capitalismo. I colpevoli si prendono gli applausi e passano da eroi. Le vittime sono tutto sommato degli incomodi imbarazzanti.
Viva Confindustria!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo questo è il prezzo della società odierna.
La morte viene dopo il benessere e la ricchezza... che vogliono tutti, altro che demagogia.
Non temere il possibile allontanamento degli investitori stranieri è avere gli occhi foderati di prosciutto. Tu pensi che se chiudessero la Thyssen gli attuali occupati sarebbero contenti?

Anonimo ha detto...

Certo: è vero che i dipendenti Thyssen non sarebbero contenti se questa chiudesse..
Ma sapessi quanto sarebbero ancor più felici se, così a caso.. tra qualche estintore in più e qualche sistema di sicurezza funzionante e a norma...
Ce ne sarebbero almeno dieci in più, ad essere felici. Chiedilo alle loro vedove e ai lori orfani.
Rugger'One