mercoledì 6 aprile 2011

Le bugie hanno le gambe corte...

Insomma, tocca vederne di tutti i colori sulla vicenda Ruby. Oggi cominciava il processo a Milano, ma è durato una manciata di minuti. Naturalmente l'imputato era assente, come ampiamente prevedibile. Ieri c'era stato il voto della Camera che rimandava tutto alla Corte Costituzionale assumendo come presupposto di verità il fatto che Berlusconi credesse davvero che Ruby fosse nipote di Mubarak (sic), ponendo di fatto le basi per un decisivo rallentamento dell'iter processuale in vista della prescrizione a favore dell'imputato Berlusconi Silvio.
Sempre ieri, sul Corriere, viene pubblicato il testo di una intercettazione telefonica, anzi tre per la precisione, che non potevano essere rese pubbliche, poichè uno degli intercettati era proprio il Berlusconi Silvio di cui sopra. Ma la fuga di notizie c'è e i giornali pubblicano. Si scatena l'inferno della stampa berlusconiana che accusa apertamente i magistrati di averlo fatto deliberatamente per gettare discredito sull'imputato, in barba alla legge che non lo consente senza autorizzazione della Camera. Apriti cielo! La PM Bocassini viene additata come la responsabile dello scandalo e il Giornale chiede in prima pagina a caratteri cubitali che la PM vada sotto processo. Berlusconi viene dipinto ancora una volta come vittima e perseguitato dai magistrati comunisti. Anzi brigatisti.

Ma le bugie hanno le gambe corte.... come quelle del nanerottolo a capo del governo. Già, perchè il Procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, precisando che la trascrizione delle tre telefonate del premier poi finite sui giornali era "un atto dovuto a garanzia del diritto di difesa perché erano state utilizzate per chiedere le proroghe" di indagine (strumento processuale utilizzato dalla difesa per prendere ulteriore tempo), ha aggiunto che le trascrizioni delle tre telefonate incriminate erano in possesso soltanto degli avvocati del premier. Dichiarazione pubblica del Procuratore della Repubblica, degna di fede fino a prova contraria! E allora se due più due fa quattro....
Dunque, se sono arrivate ai giornali e se, come dice il Procuratore capo, le avevano soltanto gli avvocati della difesa di Berlusconi chi le ha messe in giro e rese pubbliche? Qual è la fonte vera della fuga di notizie?
Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi....

Nessun commento: