sabato 30 aprile 2011

Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi...

Mai come in questo episodio di cronaca il proverbio del titolo risulta azzeccato e pienamente calzante. Leggere per credere. Da Repubblica.it:



Evasore vince 1 milione al Gratta e vinci

La Finanza lo scopre e gli sequestra tutto. Il "fortunato" è un uomo di Arzignano (Vicenza) indagato per evasione, frode fiscale e corruzione. Ha tentato di occultare il "bottino", tentando di accreditarlo sul conto della madre, ma le voci di paese lo hanno tradito.

VICENZA - Vince un milione di euro al "Gratta e vinci", ma la somma gli viene sequestrata dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria. E' successo a un uomo di Arzignano (Vicenza) che si è visto sequestrare il conto su cui la vincita era stata accreditata perché indagato per frode e evasione fiscale.
La vincita risale al marzo scorso. Subito dopo - riferisce la Gdf in una nota - l'uomo ha commesso qualche imprudenza alimentando delle voci di paese. La notizia è così giunta alle Fiamme Gialle che hanno avviato immediatamente gli accertamenti del caso. L'uomo è risultato coinvolto in importanti indagini condotte dall'autorità giudiziaria di Vicenza, tuttora in corso, per fatti di evasione, frode fiscale e corruzione.
Proprio in relazione a tali inchieste, il gip del tribunale di Vicenza, su richiesta del pubblico ministero, aveva emesso alcuni mesi prima un decreto di sequestro preventivo di beni e depositi bancari nella disponibilità dell'indagato, per un importo di 1,8 milioni di euro, pari all'ammontare delle imposte evase, quantificate in via minimale. Il provvedimento cautelare tuttavia era rimasto, in gran parte, ineseguito in quanto i finanzieri erano riusciti a individuare e sequestrare beni per un valore di 250mila euro.
Una volta apprese le voci sulla possibile vincita, la Gdf ha raccolto informazioni e avviato immediati riscontri presso la società che gestisce il gioco, presso la ricevitoria che ha venduto il biglietto vincente e presso l'istituto di credito dove era stata accreditata la somma. E' così emerso che il vincitore aveva cercato di occultare la vincita facendola accreditare sul conto corrente della madre. Gli accertamenti dei finanzieri hanno, tuttavia, messo in luce che il denaro era certamente riconducibile all'indagato: questi infatti nei giorni immediatamente successivi all'accredito aveva attinto dal conto corrente oltre 16 mila euro, quasi tutti in denaro contante. Il sequestro del denaro vinto alla lotteria è stato possibile in virtù di una particolare disposizione normativa, operante in caso di reati tributari e frodi fiscali, secondo la quale il giudice deve sempre disporre la confisca del profitto del reato (e quindi delle imposte evase) ovvero, nel caso tale profitto non sia più individuabile, di altri beni e disponibilità finanziarie, anche di origine pienamente regolare, per un valore equivalente a tale illecito profitto.

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