venerdì 1 ottobre 2010

Bestemmie presidenziali

Vedere per credere:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/il-cavaliere-e-la-bestemmia/2135516
http://www.youtube.com/watch?v=h02QOCNw_98


Non si tratta di fare i moralisti bacchettoni. Tra amici, per strada, al bar, in tv, ovunque si sente ben di peggio. La bestemmia e il turpiloquio sono entrati nel linguaggio comune a tutti i livelli e in tutti i ceti sociali. Non condivido, ma è così. Perchè la bestemmia è prima di tutto un'offesa dei valori di chi crede nella divinità, dunque una profonda mancanza di rispetto verso gli altri. Non credo che Dio si offenda se viene bestemmiato, è un tantino superiore a queste bassezze umane. Non è questo il punto. Il punto è che il bestemmiatore in questione è il Presidente del Consiglio, la seconda carica dello stato italiano. Un uomo pubblico che ha dei doveri e dei comportamenti da tenere nel rispetto del ruolo che ricopre. Il quale Presidente del Consiglio fra le sue mura domestiche può fare e dire ciò che vuole, ma nella sua veste istituzionale non può permettersi certi atteggiamenti umilianti per lo stato e i cittadini che rappresenta. Di qualunque partito o credenza essi siano.

2 commenti:

Giovanni Sonego ha detto...

A proposito di sue barzellette. Nello stesso giorno in cui diceva di "sentirsi israeliano" (facendo confusione tra ebraismo e sionismo) ha poi raccontato una barzelletta che trovi infondo a questo articolo.

http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2010/10/01/il-premier-si-sente-israeliano/

Anonimo ha detto...

La volgarità della persona è pari alla sua falsità, alla sua proverbiale faccia tosta, ai suoi conflitti d'interesse, al suo usare il governo degli "amici" per difendersi dai giudici.
Un uomo che in qualsiasi altro paese civile sconterebbe l'ergastolo, in Italia è a capo del Governo.
Un sentito grazie a D'Alema, Veltroni, Prodi, Rutelli, Bersani & Co.
Franco