lunedì 11 ottobre 2010

Applausi fuori luogo

Ancora una volta abbiamo visto trionfare la pessima abitudine, sempre più dilagante in Italia, di applaudire ai funerali di qualche morte eccellente. Proprio l'altro giorno abbiamo visto la folla applaudire la piccola Sarah Scazzi, domani vedremo sicuramente la stessa scena per i militari morti in Afghanistan. Ma che succede a noi italiani per travisare il senso di un gesto come l'applauso fino a rompere la sacralità e la ritualità di un funerale? Cosa diavolo c'è da applaudire davanti alla salma di chi non è più tra noi e -soprattutto- davanti al dolore dei familiari? L'applauso di per sè è un segno di giubilo, un compiacimento per delle doti altrui degne -appunto- di plauso e di riconoscimento. Può la morte di qualcuno suscitare tali sentimenti? Certamente no. E allora come può essere possibile utilizzare l'applauso per l'estremo addio ad una persona cara? La risposta, ahimè, ancora una volta va ricercata nella sempre più evidente e dilagante invadenza dei riti televisivi che dagli studi e dai teatri di posa vengono trapiantati tout court nella realtà quotidiana. Fateci caso, basta seguire con attenzione un qualunque programma tv. I ritmi sono cadenzati dagli applausi per qualunque cosa, per qualunque scansione del copione. Applausi, sempre applausi, tanti applausi. A raffica, a comando, raramente spontanei. Talmente tanti che sono finiti anche nei funerali, perchè comunque un sentimento di tristezza e di disperazione per eccellenza intimo e interiore deve essere esternato in maniera plateale e chiassosa. Altrimenti potrebbe sembrare ai più che sotto un dignitoso silenzio possa non esserci niente.

2 commenti:

Giggi ha detto...

ho pensato la stessa identica cosa anche io.
Ma che c.... avranno da applaudire

Giovanni Sonego ha detto...

Alla fine di agosto ho partecipato ad un funerale di un amico. Quando il feretro è entrato in chiesa è partito l'applauso. Ho molto apprezzato quando l'officiante, con calma e determinazione, ha comunicato la richiesta della famiglia di evitare gli applausi. Ovviamente gli applausi non si sono più ripetuti e la cerimonia a riacquistato la dignità dovuta al triste momento.