giovedì 8 aprile 2010

Predi pedofili: omertà vergognosa.

Nel post di dicembre scorso mi ero già occupato del problema dei preti pedofili (La colpevole omertà della Chiesa irlandese). Il tema è tornato prepotentemente di attualità con le cronache degli ultimi giorni e nello specifico da quando il New York Times ha tirato in ballo addirittura il Papa. In conseguenza di ciò si sono mosse le massime cariche vaticane che hanno difeso la posizione del pontefice accusato di essere a conoscenza di determinati casi di pedofilia e di aver messo a tacere i fatti. E' stato addirittura tirato in ballo l'antisemitismo nell'omelia del Venerdi santo in San Pietro. Insomma un bel casino.

Su tutta questa squallida storia mi preme fare alcune considerazioni.
- I preti sono esseri umani e in quanto tali possono sbagliare. La loro condizione di ministri del culto non li pone al di sopra e al riparo delle tentazioni come qualsiasi uomo o donna in stato di laicità. Quindi sbagliano come chiunque altro. Ma questo non vuol dire minimizzare il problema o tentare di ridurlo a pochi casi isolati.
- Il ruolo e la funzione dei sacerdoti rendono ancora più odioso il crimine commesso, perchè tradisce la fiducia e l'affidamento delle persone, adulti e minori, che ad essi si rivolgono a causa del loro essere religiosi consacrati a Dio.
- L'aspetto che rende vergognosa e scandalosa la vicenda dei preti pedofili è che di fatto i soggetti coinvolti godono di una vera e propria immunità e mai o quasi mai sono chiamati a risponderne di fronte alla giustizia dei paesi dove si verificano tali crimini. I giornali di questi giorni snocciolano casi e situazioni terrificanti. E' questa omertà di fondo che tende a insabbiare questa fogna maleodorante che diventa inammissibile. Può succedere che la notizia arrivi più in alto, ma tutto finisce troppo spesso con un semplice trasferimento dei preti col risultato che questi pervertiti continuano comunque a fare ciò che vogliono per decenni, ma in un'altra sede. C'è notizia di qualche prete denunciato alle autorità giudiziarie, che venga processato e finisca in galera? No. Nella quasi totalità dei casi la cosa si risolve in grossi pagamenti di somme di denaro per tacitare le vittime, evitare denunce e galera e tutto finisce lì. Sempre che la cosa venga alla luce, altrimenti niente di niente. Il tutto rimane nelle segrete stanze ecclesiastiche. Se qualcuno va in giudizio o finisce in galera è solo perchè le vittime lo denunciano, ma mai che sia la chiesa stessa a prendere l'iniziativa. Questa è la vera vergogna e il vero scandalo che dovrebbe far inorridire la Chiesa, dal Papa in giù.
Un esempio concreto: proprio ieri si è letto sui giornali di un vescovo norvegese che nel gennaio 2009 ha ammesso pubblicamente di aver abusato di un ragazzino. A maggio dello stesso anno il vescovo ha dato le dimissioni (accettate dal papa) ed è stato trasferito altrove. Fine della storia. E la legge? E la giustizia? E la galera? Niente. Nessuna denuncia, nessun reato. Un trasferimento e tutto finisce lì. Questo è lo scandalo che si aggiunge allo scandalo. Una vera vergogna.
La posizione ufficiale del vaticano è che non bisogna generalizzare e fare di tutta l'erba un fascio per buttare fango su tutta la Chiesa e il clero. Giusto, sono assolutamente d'accordo. Non tutti i preti sono pedofili  e farabutti (ci mancherebbe). Per uno che sbaglia ce ne sono mille onesti e retti. Ma perchè non dimostrare l'assenza di una volontà omertosa e insabbiatrice da parte della Chiesa con denunce alle autorità e fare in modo che quelle "pecore nere" siano perseguite dalla legge e dalla giustizia degli uomini come chiunque altro?

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