martedì 6 aprile 2010

L'Aquila, terra di conquista

Un anno fa e oggi......

Un anno fa il sisma a L'Aquila, alle 3.32 della notte fra il 5 e il 6 aprile. Si dice L'Aquila ma si intende Abruzzo, perchè la forza devastante del terremoto ha colpito non solo il capoluogo ma anche innumerevoli paesini della provincia. I 308 morti sono prima di tutto abruzzesi oltre che aquilani. Ma esiste un'altra forza devastante che ha colpito L'Aquila, l'Abruzzo e gli abruzzesi. Quella della speculazione e della manipolazione che tutto strumentalizza a proprio piacimento. Abbiamo letto le cronache giudiziarie sui farabutti che se la ridevano al pensiero di quanto avrebbero guadagnato dalla ricostruzione, abbiamo letto della corruzione e dello scandalo degli appalti che ha colpito ad ogni livello, abbiamo visto e sentito l'oscena speculazione sul terremoto a fini elettorali che è stata fatta negli ultimi mesi. Ma non basta, al peggio non c'è mai limite, perchè in questi giorni  e in queste ore del primo anniversario la storia si ripete. Basta accendere la tv o leggere un qualsiasi giornale. L'Aquila è in prima pagina. Ma sempre e comunque come terra di conquista: o per elogiare la ricostruzione o per evidenziarne le grandi lacune e i ritardi. Sembra una preda esanime a cui tutti i predatori affamati della savana vogliono staccare a morsi un brandello per cibarsene!
Naturalmente ancora una volta vittime della situazione, al centro di questo tira e molla mediatico sfacciato e oltraggioso, ci sono gli aquilani e gli abruzzesi che sono tirati per la giacchetta da chiunque abbia un microfono o un blocco notes in mano.
- Berlusconi ha saputo dare una casa a chi era senza... 
- Berlusconi è un millantatore che lancia solo fumo negli occhi per scopi politici...
- L'Aquila è risorta...
- L'Aquila è ancora un cumulo di macerie...
- Gli abruzzesi hanno nuovamente un tetto dove abitare...
- La gran parte degli abruzzesi terremotati sono ancora negli alberghi sulla costa e chissà quando torneranno in un avera casa...
- Centinaia di nuove abitazoni approntate a tempo di record
- Speculazione politica e operazione di facciata ad uso elettorale
Questo si sente, si vede e si legge ogni giorno su tg e giornali. Ma qual'è la verità? E va avanti così da mesi e mesi. Basta non se ne può più. La politica e i politici non hanno alcun ritegno, neppure di fronte alla morte e alla devastazione.

Con tutto l'affetto, la comprensione e la solidarietà per chi si è trovato in una manciata di secondi senza casa e con amici o parenti morti sotto le macerie, tutto questo mercato delle vacche intorno a L'Aquila mi da veramente la nausea. Basta, non se ne può più di facce contrite e di circostanza dei vari giornalisti che fanno i loro reportage piazzandosi davanti alle telecamere con il loro bravo cumulo di macerie alle spalle. Basta con gli atteggiamenti falsi e ipocriti che saccheggiano senza vergogna ciò che gli abruzzesi hanno tentato strenuamente di difendere ad ogni costo: la loro dignità di esseri umani provati dal terremoto. Basta.

2 commenti:

Unknown ha detto...

L'Anonimo che ha postato il commento precedente è pregato di ri-postarlo perchè per qualche motivo non risulta leggibile. Grazie

Unknown ha detto...

Come non detto il post adesso è leggibile.
Come ho detto il punto è esattamente questo, caro Attila. Intorno all'osso da spolpare c'è un branco di jene fameliche che azzannano la preda da tutte le parti per trarne qualche vantaggio, sia materiale che immateriale. Il tutto sulla pelle degli aquilani. E io sono stufo di questo continuo sciacallaggio.