Ieri ha aperto i battenti il Motor Bike Expo 2013, una rassegna dedicata al mondo delle due ruote inizialmente nata a Padova e poi trasferitasi (ma c'è chi dice "scippata") a Verona. In ogni caso uno degli appuntamenti più importanti dell'anno, insieme al Motoshow di Bologna e all'EICMA di Milano. L'ambiente è sempre quello luccicante e rutilante del mondo dei bykers. Nei padiglioni fieristici c'era di tutto, ma il clichè più gettonato era giubbotto di pelle nera, capello lungo grigio legato a coda di cavallo, jeans o pantalone di pelle, stivaletto country e birra in mano. Questo perchè fra i sette stand della manifestazione la più parte era dedicata al settore custom, con la parte del leone svolta da Harley-Davidson e da una miriade di piccole aziende semi artigianali che elaborano e rielaborano modelli custom, adornandole con miriadi di cromature e modanature multicolori, improbabili manubri, o selle piccolissime su cui è difficile immaginarsi per più di un'oretta alla guida della moto. Nonostante i comunicati stampa e la pubblicità martellante mi è sembrata una manifestazione più che ordinaria. Poche o nessuna le grandi novità. Detto dell'eccesso di custom (una volta si chiamavano chopper...) bellissime e luccicanti almeno quanto quasi inguidabili l'attenzione era dedicata alle moto più "normali".
La modella Peugeot, la più bella dell'Expo veronese |
A conclusione della giornata, tra piadine con la salsiccia e hot dog giganti, rimane una stanchezza incredibile. Andar per stand in fiera ad ammirare moto & modelle stanca. Eccome se stanca. Ma ricomincerei domani....!
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