Regia: Martin Campbell
Cast: Ryan Reynolds, Blake Lively, Peter Sarsgaard, Tim Robbins, Angela Bassett
[Voto: 2 su 5]
« Nel giorno più splendente, nella notte più profonda
nessun malvagio sfugga alla mia ronda;
colui che nel male si perde
colui che nel male si perde
si guardi dal mio potere, la luce di Lanterna Verde!. »
Formula del giuramento di Lanterna Verde
Avrò avuto 14-15 anni, anche meno, leggevo fumetti a quintali. Di ogni genere, da Tex Willer a Batman, da Superman (inizialmente chiamato in Italia Nembo Kid) a Uomo ragno. Ma anche Topolino, Braccio di ferro, Black Macigno e Capitan Miki con i suoi amici Dottor Salasso e Doppio Rhum.....
Che belli quei tempi, che tempi spensierati in cui le priorità, dopo aver fatto i compiti di scuola, erano di scendere giù in cortile per trovare gli amici e di scambiare giornaletti e figurine di calciatori o giocare a cèccola. Per chi non lo sapesse la cèccola è un gioco che si fa (faceva?) con le biglie di vetro colorato lanciate con abile tecnica combinata di dito pollice/medio verso il bersaglio costituito da una biglia dell'avversario. Chi la colpiva se la teneva come bottino di guerra... Bei tempi. Ricordo che buona parte della storia del Risorgimento italiano cominciai ad apprezzarla e conoscerla per merito non dell'insegnante di storia a scuola, ma di una raccolta di figurine. Al posto di Mazzola e Rivera c'erano Vittorio Emanuele II e Mazzini... Peccato che di quegli anni non abbia più nulla. Qualche trasloco e qualche sommario repulisti di roba vecchia hanno fatto piazza pulita di quegli anni. Ma i ricordi restano, anche se a volte sono difficili da risvegliare e tirar fuori da qualche sperduto neurone. E' il caso di Lanterna verde, uno dei fumetti minori di quell'epoca (parliamo quindi di circa 40 anni fa). Minori perchè non era sulla bocca di tutti, non era un must degli scambi in cortile, perchè non aveva il fascino invincibile di un Batman, ma che aveva comunque un gruppo di estimatori di nicchia. Tra questi, il sottoscritto. Quando mi è capitato per caso di vedere il trailer del film è stato come il riaccendersi di una lampadina nel buio di una stanza oscura. Ho rivisto le strisce dei fumetti, il tratto del disegnatore, i lineamenti del protagonista e alcuni particolari della storia. Come ad esempio il gesto di ricaricare l'anello dei superpoteri davanti ad una lanterna di tipo marinaro e la filastrocca del giuramento. Confusi e abbozzati naturalmente, ma accolti con emozione e affetto. Perchè erano i miei ricordi, quelli di quando ero quattordicenne, implume paperottolo goffo e insicuro che cercava una sua identità. Si può provare affetto per dei ricordi? Evidentemente sì.
Lanterna verde versione fumetto |
Lanterna verde versione cinema |
La vicenda è semplicissima. Le Lanterne Verdi (maiuscolo) sono una specie di corpo di polizia spaziale dotate di superpoteri derivati dal controllo della mente sulla volontà. La Volontà è una forza, la più grande e potente dell'Universo, che adeguatamente controllata e convogliata consente alla mente di acquisire poteri e capacità straordinari. I "cattivi" della storia sono gli adepti della Paura, che al pari della Volontà può essere imbrigliata e assogettata ai propri voleri.Ma di segno opposto, in questo caso decisamente poco raccomandabili. Ovviamente, del resto. Da qui la lotta tra Bene e Male, tra Buoni e Cattivi. La lanterna verde (minuscolo, inteso come oggetto) è il mezzo per convogliare la forza della Volontà all'individuo prescelto come difensore del Bene attraverso un anello. Naturalmente il tutto va condito dalla formula del giuramento che da il la a tutto. Insomma, non per banalizzare, ma è più o meno come andare a fare rifornimento dal benzinaio. Si introduce l'anello nella lanterna e si fa il carico di nuova forza. Et voilà, les jeux sont faits!
Simpatico il protagonista Ryan Reynolds faccia-da-schiaffi, genere cow boy dell'aria, carina la fidanzatina e giusto, nel ruolo di politicante trafficone, Tim Robbins.
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