domenica 26 settembre 2010

Film visti. La vita è un sogno...

INCEPTION
Regia di Christopher Nolan. Con Leonardo Di CaprioMarion Cotillard, Ellen Page.
[Voto: 3.5 su 5]

Di Caprio è un futuristico ladro sui generis. Riesce ad insinuarsi nei sogni altrui per carpirne i segreti più reconditi, solitamente a fini di spionaggio industriale. Questa volta gli viene proposto di fare il contrario: insinuare un'idea nella mente della vittima inducendolo a ritenere che sia una sua idea e comportarsi di conseguenza secondo i voleri di chi in realtà ne ha disposto l'innesto. Insomma una specie di telecomando mentale senza fili. E' bene partire da queste informazioni preliminari perchè infatti il film è complicatissimo e il rischio è di non capirci un bel niente o quasi. Almeno io non ci ho capito niente per almeno la prima ora. Infatti nelle due ore e mezzo di durata del film, la prima parte se ne va in pseudo spiegazioni e preparazione dell'evolversi successivo. Difficile da decifrare tra concetti non propriamente all'ordine del giorno. Troppo verboso, troppo contorto e soprattutto dando per scontato che si sappia cosa diavolo sia il procedimento di inception; da qui, appunto, ecco servita l'introduzione lunghissima e incompresibilissima. Non so neppure se l'inception (= innesto) sia una pratica mentale di pura fantasia degli sceneggiatori del film o se esista davvero un procedimento artificiale per inserirsi nella mente altrui tramite i sogni. In qualche laboratorio sperimentale potrebbe succedere questo e altro... Ma le vie della psicanalisi sono infinite e spesso fantasiose. Spero comunque di no e che la mente possa essere territorio inviolabile, anche se mi viene il dubbio che certe forme di ipnosi siano in realtà proprio uno strumento per scandagliare a fondo i pensieri degli altri senza che i soggetti se ne rendano effettivamente conto. Roba da strizzacervelli.
Tornando al nostro film bisogna dire che la realizzazione dell'idea guida è senz'altro affascinante e le immagini sono altrettanto spettacolari, anzi direi superlative. Superata la fase introduttiva del film, il tutto diventa più comprensibile (quasi rassicurante) sotto forma di action-movie con scontri, inseguimenti e sparatorie riportando tutti ad una realtà più "normale" cinematograficamente parlando, a suon di scazzottature e smitragliate. Ma comunque rimane a fare da filo conduttore una sovrapposizione molto appassionante tra realtà e finzione, del sogno nel sogno, tra vero e non vero che coinvolge tutto e tutti. Affascinantissima (si può dire?) la mescolanza tra vita e morte che si verifica attraverso i diversi piani narrativi in cui si dipana il racconto: si può essere feriti o ammazzati in un certo livello di sogno, ma al tempo stesso rimanere illesi in un altro, si può saltare da un sogno all'altro ma anche restarvi intrappolati per sempre. Per non parlare dello scorrere del tempo. Questo è un aspetto del sogno che a ciascuno di noi sarà capitato di notare. Il tempo nel sogno scorre decisamente in maniera diversa che nella realtà. Succede spesso di addormentarsi solo per pochi minuti, magari per un pisolino, sognare a lungo e in maniera complessa ed articolata, essere convinti di aver sognato per ore e ore per poi invece svegliarsi e rendersi conto che invece sono trascorsi solo pochi minuti. Ebbene su questa particolarità reale e individualmente appurabile del sogno si basa gran parte del film che è un meccanismo perfetto di tempi che scorrono diversamente l'uno dagli altri. Sotto questo aspetto il film è un vero gioiello. Non manca neppure l'aspetto sentimentale e intimistico con venature melodrammatiche che emerge dal passato del protagonista Di Caprio, che da qualche parte ha una moglie (morta suicida a causa delle manipolazioni esasperate con i sogni effettuati in coppia) e due figli che non può vedere a causa della proibizione di fare ritorno negli Stati Uniti proprio in seguito alla morte della moglie (l'affascinante Marion Cotillard).
Alla fine del film si rimane con un po' di amaro in bocca perchè quel sadico del regista Christopher Nolan (già apprezzato autore di Insomnia con Al Pacino e Robin Wiliams e di un paio di Batman) lascia in sospeso l'immagine finale senza farci sapere quale sia l'epilogo. Non posso dire di più per non levare l'effetto sorpresa, ma c'è veramente del perversamente sadico nel taglio delle ultime sequenze. Andate a vedere il film e mi darete ragione (occhio alla trottolina...!).
Un'ultima annotazione, anzi due. La prima: pensate ad una forma alternativa di vacanza in cui ci si addormenta e si sogna ciò che si vuole rimanendo pienamente coscienti e consapevoli anche al risveglio, come se si fosse trattato di una vacanza vera. Da soli o insieme con gli amici, con la persona amata, con quella che si vorrebbe amare (consenziente o no, non fa differenza)..., per esempio, chessò, una vacanza ai Caraibi lunga, interminabile, appagante, avventurosa, erotica e molto altro ancora a seconda dei propri gusti.... Certo è solo un sogno, ma se fosse un sogno iperrealistico quanto quelli che sono descritti nel film vi assicuro che sarebbe fantastico.
Seconda annotazione. Ad uscirne largamente riabilitato dopo questo Inception è il lungamente vituperato Gigi Marzullo che aveva già capito tutto ben prima che questo film fosse pensato e scritto: "la vita è un sogno e i sogni aiutano a vivere meglio". Meditate gente, meditate.

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