Ultimo week end prima di Ferragosto, traffico da bollino nero. L'esodo degli italiani in vacanza, magari solo per pochi giorni, è arrivato puntuale anche quest'anno. Un copione già visto che si tenta di addomesticare con le cosiddette "partenze intelligenti". Mia figlia (la più "piccola") è una dei 10-12 milioni di elettrizzate formichine che sono quest'oggi sulle strade italiane. Non potendo scegliere un diverso periodo di ferie, meno affollato e caotico, si è dovuta adeguare al sacro rito estivo dell'esodo collettivo ferragostano. Destinazione Croazia, solo per una settimana, in compagnia del moroso e di altri amici. L'idea era quella di evitare il grande traffico e da qui la decisione di anticipare la partenza alle 2 di notte. Da Padova a Trieste e poi in Slovenia con la prua verso le coste istriane della Croazia. Circa 270 km da percorrere in meno di tre ore in condizioni normali. Invece l'arrivo a destinazione è stato alle dieci del mattino, dopo ben otto ore di viaggio. Quasi tutto bene fino a Trieste con parecchio traffico lento, ma nessuna coda ferma. Da Trieste in poi l'inferno. Gli ultimi 60-70 km sono stati fatti ad auto incolonnate e andatura da lumaca: sei ore! L'ho sentita al telefono, pareva che il mondo intero si fosse riversato in quella zona, una cosa allucinante.
Hai voglia di parlare di partenze intelligenti, di scaglionare gli orari e di evitare le ore di punta. In certi giorni il traffico e le code sono qualcosa di ineluttabile, una vera disgrazia. Ma mia figlia e i suoi compagni di viaggio sono giovani, a vent'anni si sopporta tutto meglio, anche trattandosi dell'unica settimana di ferie. Se fosse capitato a me avrei dato di matto.
Per fortuna c'è chi la prende con filosofia e riesce a trovare spunti umoristici anche in queste situazioni di inferno autostradale. Vedasi in proposito la foto qui accanto, sebbene risalente a qualche anno fa....
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