venerdì 14 gennaio 2011

L' il-legittimo impedimento

La Corte Costituzionale ha deciso salomonicamente: la legge che introduce il legittimo impedimento per il Presidente del Consiglio è parzialmente in contrasto con il dettato della Costituzione che prevede che tutti i cittadini siano uguali di fronte alla legge. Dunque basta con la burla degli impegni presidenziali per aggirare sistematicamente i processi. Basta con questa vergogna della legge ad personam fatta per manipolare la giustizia e beffarla con l'avallo di una legalità di cartapesta. Basta. Il punto di equilibrio tra interesse dello Stato a portare avanti i processi e l'interesse privato ad evitarli è stato individuato dall'Alta Corte nella prudente valutazione dei giudici che amministrano il processo dove è imputato il Presidente del Consiglio. Saranno loro e non altri a valutare caso per caso la fondatezza della richiesta di assenza per legittimo impedimento. Finirà dunque la riprovevole e aberrante abitudine di opporre l'impedimento sistematicamente a tutte le chiamate in un'aula di tribunale. Finirà questa vergogna solo italiana.

Ma fatta la legge, trovato l'inganno... recita il proverbio. Infatti a forza di rifiutare e di evitare le udienze il rischio di prescrizione dei procedimenti è aumentato a dismisura. Alcuni dei magistrati hanno cambiato sede o hanno altri incarichi per avanzamento di carriera o di età. In altre parole se anche il legittimo impedimento non è più un paravento opponibile sempre e comunque da Berlusconi, è il tempo che gioca ora a suo favore. Buona parte dell'iter processuale di quei processi dovrà essere riavviato daccapo con ulteriore altra pèerdita di tempo che fluirà a tutto vantaggio del calcolo della prescrizione tanto agognata da Berlusconi. E' questa la vera grande beffa del Caimano perpretata ai danni di tutta l'Italia e della Giustizia dello Stato che lui sarebbe chiamato a governare.

Provate a indovinare da chi è stato pronunciato il primo commento al vetriolo sulla decisione della Corte Costituzionale? Chi non ha esitato a bollare negativamente la decisione dei supremi giudici? Il principe dei fedelissimi di Berlusconi, il più viscido e servile di tutti: Sandro Bondi.  
Il suo commento è stato magistralmente tragico e dolente: "...è un'attacco al sistema democratico dello stato". Alla faccia del rispetto delle istituzioni (da parte di un ministro della Repubblica...). Cosa ci si poteva spettare di diverso?

Ma alla fine dei giochi e considerando il salvagente della prescrizione incombente, l'unico dubbio a questo punto è solo se Berlusconi farà a tutti marameo con la mano davanti al naso o se userà il classico gesto dell'ombrello.....

2 commenti:

Giovanni Sonego ha detto...

Se non altro il puttaniere adesso dovrà farsi processare per Ruby
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/01/14/news/berlusconi_indagato-11211144/?ref=HREA-1

Anonimo ha detto...

Bondi ha vomitato il solito ectoplasma, senza pensare che il suo grande capo, primo esponente dello Stato al quale, secondo l'ex comunista piagnone, la magistratura ha sferrato l'attacco, ha avuto 5 prescrizioni, due amnistie, due falsi in bilancio eliminati da lui stesso per legge, tre processi in corso ed almeno altri due procedimenti aperti.
Invece di continuare a vomitare idiozie, Bondi dovrebbe cercare di raschiare l'ultima goccia di dignità da quel barile da troppo tempo ormai vuoto e consigliare al suo lugubre padre padrone di farsi, finalmente, processare.
Franco