lunedì 29 novembre 2010

Film visti. The killer inside me

THE KILLER INSIDE ME
Regia di Michael Winterbottom, con Casey Affleck, Kate Hudson, Jessica Alba.

Voto: 2,5 su 5

Una carogna, una vera carogna. Ecco chi è il vice sceriffo Ford. Una mezza calzetta di vice sceriffo in una cittadina qualsiasi nel profondo sud degli Stati Uniti degli anni 50. Una cittadina storicamente insignificante, salvo poi crescere economicamente con il boom industriale del dopoguerra. Casey Affleck (il protagonista) interpreta il ruolo principale con un piglio sardonico che da solo basta a rendere visceralmente antipatico il personaggio. Una mezza calzetta con le mani in pasta dappertutto, che dispensa favori più per cogliere la benevolenza dei concittadini che per sua bontà d'animo, che non esita ad approfittare di una giovane e bella prostituta (una splendida Jessica Alba) e contemporaneamente mantenere la sua relazione  con la fidanzata ufficiale (una sciapa Kate Hudson). Relazioni coltivate con una quantità non propriamente modica di deviazione sadomaso, realizzata a suon di pugni e sculaccioni. Sotto la scorza del bravo ragazzo e del tutore della legge si nasconde in realtà uno spietato assassino, disposto a tutto pur di soddisfare la sua indole sadica. Perchè tutto quello che succede nel film non avviene secondo cliché sulla spinta della sete di denaro o sete di successo o altri forti stimoli, ma solo per dare sfogo alla proria indole omicida (da cui il titolo). Ecco che allora, oltre ad una girandola di sesso estremo, emerge imperiosa e inarrestabile una sete di vendetta (inconsciamente?) covata e pianificata da tempo. Una ciliegia tira l'altra...

Un noir di genere? Un pulp alla Tarantino? Nè l'uno nè l'altro. The killer inside me non ha lo stile nè l'eleganza di un classico noir, non ha la simpatica truculenza sanguinolenta di un pulp. E' solo un film violento. Nasce e rimane una storia di violenza piuttosto gratuita in quanto non spiegata, se non superficialmente, da motivazioni psicologiche appena abbozzate qua e là nel film. E il vice sceriffo Ford rimane agli occhi dello spettaore solo una mezza calzetta di provincia senza fascino e fondamentalmente sgradevole nonostante il faccino da bravo ragazzo. Niente a che fare con quei criminali d'antan, dalla mascella di pietra e lo sguardo di ghiaccio che riuscivano a far innamorare il pubblico con un solo sguardo... Prendete uno come Robert Mitchum e mettetelo a confronto con Casey Affleck e il gioco è fatto.
Michael Winterbottom è un regista britannico con un passato di cinema civile e sociale anche a tinte molto forti e drammatiche (9 songs....), che alla sua prima uscita americana sforna questo film ambiguo e non del tutto convincente la cui visione lascia alla fine un vago sapore di opera incompiuta....
Bella, però, la colonna sonora.

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