giovedì 25 febbraio 2010

Invictus. Il rugby per la pacificazione sociale

Domani 26 febbraio esce Invictus, il film di Clint Eastwood in cui sono narrate alcune delle vicende che portarono il Sudafrica dal regime dell'apartheid a quello del rinnovamento e della pace sociale bianchi-neri. Protagonista, ovviamente, Nelson Mandela interpretato da Morgan Freeman. Uno degli strumenti di questo processo di rinnovamento e di pacificazione sociale furono gli Springboks (la nazionale di rugby sudafricana) e la Coppa del Mondo del 1995 disputatasi proprio in SA.
Il titolo del film prende origine da una poesia che Nelson Mandela recitava in carcere per farsi forza e sopportare il durissimo regime di detenzione (27 anni!) a cui era sottoposto.
Il fatto che sia un film del vecchio Clint sarebbe da solo un valido motivo per andarlo a vedere (personalmente ho visto tutti i suoi film e sono uno meglio dell'altro), ma in questo caso si parla di rugby e dei suoi valori intrinseci come sport di contatto fisico, ma basato sul rispetto dell'avversario. L'interesse raddoppia per chi come me ama sia il rugby che il cinema. Pare che sia molto bello (non l'ho ancora letto) anche il libro da cui è tratto il film: "Ama il tuo nemico" di John Carlin. Dunque un motivo in più per suscitare interesse nel film, la cui ultima parte è interamente dedicata al percorso degli Springboks in Coppa del Mondo 1995 fino alla finale contro gli "dei" del rugby, gli All Blacks neozelandesi. Non dirò chi vinse quella edizione dei mondiali a beneficio di quanti non conoscono o non seguono il rugby.
Le anticipazioni della critica sul film dicono che le riprese con la steadycam mobile delle fasi di gioco sono particolarmente belle, realistiche e coinvolgenti. Da leccarsi i baffi.
Penso di andare a vederlo nel fine settimana e dunque ne riparleremo a breve.

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