Naturalmente bisogna premettere che tutto, a questo proposito, è relativo. A cominciare da tempo e luogo. Mi spiego meglio.
Io abito a Padova, nel Veneto. Nord Est d'Italia, tradizionalmente terra che affoga nell'umido sia d'estate (afa) che d'inverno (nebbia). Così è sempre stato, ma solo fino a un paio d'anni fa. Ad esempio, questa estate appena trascorsa è stata semplicemente stupenda. Da metà giugno in poi abbiamo avuto in tutto 5-6 giorni di pioggia, per il resto il sole, splendido, ha regnato indisturbato. Il caldo, fatta eccezione per una quindicina di giorni ad agosto (su 3-4 mesi in totale), si è mantenuto a livelli accettabili. L'umidità è stata clemente con percentuali diurne intorno al 40-50% massimo (tutti dati desunti dal meteo di Sky Tv) e di notte ha permesso a tutti di dormire decentemente senza il fastiodoso appiccicaticcio delle lenzuola sulla pelle.
Fino a l'altro giorno (siamo quasi a metà ottobre) di giorno c'erano 26-28 gradi che la sera scendevano a 18-20. Temperature fantastiche in ottobre, figuriamoci in piena estate.
Passiamo all'inverno? Ma no, basta tradurre tutto ciò che di buono ho detto della bella stagione in termini invernali. Temperature non eccessivamente fredde, nebbie poche, una bella nevicata abbondante che ci sta sempre bene, ma nulla di che. Un piccolo paradiso.
Perchè i miei ricordi dell'infanzia parlano di inverni rigidissimi, di nebbioni impenetrabili per tre mesi di fila, di ghiaccio per le strade? Di estati torride, di aria pesante e irrespirabile per l'afa, di disagio per il caldo insopportabile? Perchè se vado ancora più indietro con i ricordi, ai racconti che da bambino mi faceva mia mamma, le cose vanno anocora peggio? Mistero. E' davvero cambiato il clima oppure sono i ricordi a tradirci? Il tempo cambia le cose e le percezioni, portandoci a ricordare cose diverse dalla realtà?
Ma questa è la mia esperienza padovana e veneta. Tutto è relativo, dicevo all'inizio. Forse non vale per altre realtà venete a 50 o 100 km da qui. Ma lontano da qui e dal Veneto le cose vanno allo stesso modo? Sembrerebbe di no. Al sud d'Italia, invece del tradizionale tempo secco e senza precipitazioni si legge spessissimo e si vedono immagini di un'estate flagellata da devastazioni, da alluvioni, da allagamenti e straripamenti inusitati per il periodo e i luoghi. Ma allora non sono i ricordi e le percezioni a inquinare lo scorrere delle stagioni. C'è qualcosa che non quadra in questo scenario dove l'Italia sembra capovolta con il bel tempo al nord e il maltempo al sud?
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