The Amazing Spider-Man
Regia: Marc Webb
Con: Andrew Garfield, Emma Stone, Rhys Ifans, Sally Field, Martin Sheen
[Voto: 2,5 su 5]
Di Spider man (ai miei tempi si chiamava Uomo ragno) sappiamo praticamente tutto. Sotto la sapiente guida di Sam Raimi nel corso degli anni sono usciti ben tre film sul personaggio delle strisce Marvel. Che bisogno c'era di un ulteriore episodio sul fenomeno mascherato? Nessuno. Infatti l'idea guida degli sceneggiatori e del regista è quella di ricominciare daccapo. Nuova storia, nuovo contorno dei personaggi, nuovi attori. Della precedente trilogia ho visto solo il primo, perchè il genere non mi entusiasma, perchè da alcuni decenni ho perso interesse per i fumetti, perchè preferisco conservare i ricordi giovanili di quando l'Uomo ragno era un eroe di carta e non digitale. Ma quando la stagione estiva riduce all'osso le uscite di nuovi film nelle sale bisogna adattarsi a ciò che passa il convento e poi col caldo tanta voglia di vedere film pensosi e impegnati proprio non ce n'è. Ecco perchè la scelta in una torrida giornata domenicale è caduta su questo The amazing Spider man.
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Emma Stone |
Bisogna dire che il film è meno peggio di quanto ci si potesse aspettare. I due attori esibiscono una freschezza e una disinvoltura non comuni. Il giovane Andrew Garfield sembra fatto apposta per dare al supereroe un connotato diverso dal suo predecessore. Più "normale" per quanto si possa parlare di normalità, visto il tema del film. Questo Uomo ragno è un ragazzo qualsiasi che finisce in una storia complicata di cui subisce tutto il peso fino quasi a vacillare per le responsabilità di cui si sente investito a causa dei suoi poteri inconsapevolmente acquistati. Per non parlare della sua spalla femminile, una deliziosa e super sexy Emma Stone. Non una dark lady, intendiamoci, ma una ragazzina acqua e sapone veramente caruccia. Una giovane attrice che, andando a spulciare la sua biografia, si scopre avere alle spalle già una decina di film, ma uno più sconosciuto dell'altro... Nel ruolo di fidanzata di un fenomeno invece ne esce bene e in maniera convincente. A questo punto che il merito, almeno in parte, ritengo vada ascritto al regista Marc Webb (illustre sconosciuto anche lui...). Certo che Hollywood riesce a sfornare abili professionisti a nastro continuo. Con poco o nulla alle spalle in termini di esperienza, ecco che ti spiattellano dignitosissimi e professionalmente impeccabili film. Come diavolo facciano è un mistero, specie se guardiamo al mondo del cinema italiano sempre rabberciato alla ricerca di nuovi talenti e sempre, o quasi, a mani vuote. Probabilmente mancano due cose essenziali: i capitali da investire e il coraggio di rischiare su nomi nuovi.
Tornando al nostro film, il racconto riparte da zero, annullando del tutto i precedenti episodi. La storia scorre via piacevolmente con appena qualche minuto di troppo che forse sarebbe stato il caso di tagliare. Il risultato, come detto, non è per nulla da sottovalutare e vale la pena impiegare un pomeriggio estivo al fresco dell'aria condizionata in un cinema. Cosa volete di più in pieno luglio?
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