Men in black III
Regia di Barry Sonnenfeld. Con Will Smith, Tommy Lee Jones, Josh Brolin.
[Voto: 2 su 5]
Mib III, ovvero Men in black parte terza. Anche se questa puntata assomiglia più ad un prequel, cioè ad un antefatto, piuttosto che ad un sequel, ossia un seguito della vicenda dei cacciatori d'alieni vestiti di nero. Com'è come non è, l'arcigno agente K (Tommy Lee Jones) viene fatto fuori da un alieno cattivo cattivo che, per accopparlo "senza se e senza ma", torna addirittura indietro nel tempo. Il giovane e scanzonato agente J (Will Smith), scopre l'inghippo e si precipita nel passato anche lui per salvare il collega-amico. La vicenda si sposta quindi nel luglio del 1969, nei giorni in cui la Nasa invia sulla Luna la prima missione umana di Neil Armstrong. Ovviamente ciò che la storia ufficiale non dice è che la Terra e il genere umano, proprio nel momento in cui si accingevano a conquistare la Luna, furono salvati dalla distruzione ad opera di una razza aliena (quelli cattivi cattivi...) proprio dall'intervento degli uomini in nero, già segretamente operativi all'epoca. In questo viaggio a ritroso nel tempo e nella memoria negli anni '60 scopriamo alcuni retroscena personali dell'agente J e dell'agente K che sicuramente torneranno buoni per futuri MIB IV o MIB V....
La verve dei protagonisti è quella di sempre, le battute e le situazioni comiche strappano risate come nei precedenti espisodi della saga dei Men in black. Anche gli alieni segretamente insediati sulla Terra e integrati agli umani continuano ad essere bizzarri e pittoreschi come da tradizione. Insomma tutto bene per gli amanti della serie e del genere fanta-comico. Tuttavia, rimane un certo sentore di dejà vu, di già visto, che permane su tutto il film. In effetti è difficile inventarsi qualcosa di nuovo arrivati alla terza puntata, tant'è che per dare una ventata di fresco alla vicenda gli sceneggiatori si sono inventati addirittura il viaggio nel tempo. Rimane comunque un film leggero e godibile per chi vuole distrarsi senza troppo alambiccarsi il cervello, perfetto per una altrimenti noiosa domenica pomeriggio.
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