La presunta apparizione della Madonna |
Tutti, nel giro di pochi minuti, vedono la stessa cosa (o si convincono di vederla?) e qualcuno tira fuori l'immancabile macchina fotografica e immortala l'evento. Lo vedete nella foto qui accanto. Un'immagine un po' sottoesposta nella parte bassa, molto luminosa nella parte alta. E in mezzo al cielo una macchia biancastra, allungata e dai bordi frastagliati. Quella, secondo i seguaci/fedeli che credono nelle apparizioni di Medjugorje, non è una nuvola di passaggio o un riflesso di qualche tipo. No. Non è neanche un UFO di passaggio. E' l'immagine della Madonna in preghiera. Tutti d'accordo, ovviamente.Senza incertezze. A nessuno è venuto il dubbio che potesse essere una nuvoletta dalla forma strana. Non esiste proprio. No, tutte certezze granitiche: è la Madonna. A posteriori nemmeno qualche piccolo dubbio che la foto possa essere stata sottoposta a qualche fotoritocco, giusto per sgrezzarla un pochino? No, assolutamente. Quella macchia bianca nella foto è la Madonna. Se lo dicono loro che a Medjugorje ci sono stati di recente chi oserebbe mai metterlo in dubbio? Comunque, sia ben chiaro, niente a che vedere con le apparizioni sul sito originale oltre frontiera. Da quelle parti si assiste ad apparizioni coi fiocchi, con effetti speciali straordinari. Pare che di sovente il sole, se fissato a lungo, cominci a roteare come una trottola. Straordinario. Segno divino senza alcun dubbio. Il tutto davanti a migliaia di testimoni sicurissimi di ciò che hanno visto. Lo dice anche il "famoso" giornalista Paolo Brosio (quello martirizzato da Emilio Fede al Tg4 al tempo di Mani Pulite davanti al Palazzo di Giustizia di Milano), che di recente è diventato un convinto sostenitore delle apparizioni di Medjugorje. Ha anche scritto un libro sull'argomento. Molto venduto, ovviamente. Tutti fedelissimi della Madonna con naso all'insù, plaudenti e credenti. Ovviamente.
Che dire, che pensare di fronte a fatti del genere? Certo, ognuno è libero di credere in ciò che vuole. Credere aiuta a convivere con la propria umanità che anela giustamente a nutrirsi di spiritualità, credere aiuta ad avere fiducia nel futuro e a vivere meglio il presente. Avere fede è importante. Poi, in coscienza, ognuno potrà avere fede in ciò che più gli piace o lo convince a seconda della religione abbracciata. Forse anche chi si professa ateo ha fede. Ha fede che davvero un dio non esista. E' fede anche questa versione negazionista, ancorchè comunque indimostrabile, come il suo esatto contrario. Ma di certo ci vuole misura, ragionevolezza, buon senso e prudenza anche nel credere. Criteri che hanno qualcosa a che spartire con la fede, che in quanto tale non ha categorie logiche a governarla? Difficile dare una rispoosta per chi non abbia importanti frequentazioni con l'alta filosofia. Ma è la Chiesa stessa che prende le distanze da questi fenomeni miracolistici di massa. Saggiamente, aggiungerei. Va bene credere; va bene ritenere che possa esserci un filo diretto tra la divinità e gli esseri umani; va bene tutto o quasi tutto. Ma se ogni nuvoletta in cielo o macchia su una fotografia dovesse essere interpretata come manifestazione divina, non sarebbe più finita. In fin dei conti viviamo nell'era di Photoshop...
5 commenti:
La parola fede è propriamente intesa come il credere in concetti, dogmi o assunti in base alla sola convinzione personale o alla sola autorità di chi ha enunciato tali concetti o assunti, al di là dell'esistenza o meno di prove pro o contro tali idee e affermazioni. (Definizione tratta da Wikipedia)
Ciò che caratterizza la fede è prorio l'assenza di prove. Si crede al di là della ragione, al di là di quanto documentabile, o sperimentabile.
Pertanto credere in dio o nelle apparizioni della madonna sul cielo di Jesolo sono due fenomeni di fede, esattamente sullo stesso piano: in entrami i casi chi crede lo fa per una propria convinzione e non perché il fenomeno in sè abbia un suo raziocinio.
Non capisco proprio perché chi crede in dio (al di là delle prove) si permette di criticare chi crede nella madonna di Jesolo (al di là delle prove).
Avere fede non significa abbracciare in toto e senza discernimento qualunque fenomenologia miracolistica. Pur in un campo irrazionale per eccellenza c'è comunque spazio per il dubbio o per un'indagine conoscitiva. Pertanto ritengo che si possa credere in un dio o una divinità, ma non nelle manifestazioni (tutte o in parte) che gli sono attribuite. Da qui discende la presa di distanza con le varie e innumerevoli apparizioni o altre simili manifestazioni presuntamente divine.
In pratica tu stai dicendo a questi signori: "Le MIE convinzioni NON provate, sono migliori delle TUE altrettanto NON provate".
Non volermene, non voglio prenderti in giro, ma osservata dal punto di vista di un non credente, sembra una di quelle dispute che si facevano da bambini quando si doveva decidere chi fosse più forte tra l'Uomo Ragno e Superman.
Ma no Giovanni, non è affatto così. La foga ti porta a conclusioni che non sono le mie. Nella mia ignoranza di chiesa e religioni mi pare comunque di ricordare che la Chiesa cattolica stessa distingua nettamente tra fatti di fede dogmatici a cui un cristiano è tenuto a credere e fatti invece non soggetti a tale regola. Tra questi ultimi, appunto, dovrebbero essere collocati i fatti miracolosi, apparizioni comprese. Quindi i due piani di credenza e di fede sono molto diversi tra loro pur rientrando nella sfera di fede individuale.
Appunto. Stiamo dicendo la stessa cosa.
I due piani di fede sono differenti "secondo la Chiesa Cattolica".
Dal punto di vista di chi non usa la fede ma il raziocinio, le varie credenze fideistiche stanno tutte sullo stesso piano, che è proprio quello della credenza non basata sui fatti.
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