lunedì 16 aprile 2012

Il vecchietto incazzato... (sbraito, ergo sum)

Domenica mattina, presto. Pioviggina, la giornata non promette  nulla di buono, per essere primavera inoltrata. Sono circa le 7, per strada non c'è un'anima viva. Porto giù Jack, il mio cane, per la solita doverosa passeggiatina. Anche lui come gli umani ha le sue necessità fisiologiche da espletare.
Ecco che, dopo una curva a gomito, mentre mi dirigo verso un campetto particolarmente gradito a Jack, incrocio un signore parecchio anziano, magro come la fame e curvo sotto il peso degli anni. Mai visto nè conosciuto. Quando giunge alla mia altezza gli faccio un cenno di saluto. Per consuetudine non scritta a volte si usa, per gentilezza e per rispetto alla differenza di età. Come non aspettasse altro, mi dice tutto d'un fiato in dialetto stretto: con queo ch'i ga' speso par 'l carteo i gavaria poduto rifar el marsapie! Ma i xe' tuti ladri, i se gavara' ciavà anca quei schei! (Con quello che hanno speso per il cartello avrebbero potuto rifare il marciapiedi! Ma sono tutti ladri, si saranno fregati anche quei soldi!). El ga rason, sior. Porta pasiensa (Ha ragione, porti pazienza), gli rispondo al volo pur non capendo che volesse dire. Passo avanti, ma dopo la curva a gomito è tutto chiaro. C'è un cartello fissato al palo del divieto di sosta che recita "Attenzione, marciapiede dissestato". Poco più avanti per una ventina di metri il fondo è effettivamente sconnesso e ci si potrebbe inciampare, specie al buio.

Ma guarda un po', ...el veceto. Il vecchietto stava chiaramente esercitando la sua voglia irrefrenabile di essere incazzato verso le istituzioni. In questo caso il Comune. Peccato che l'obiezione fosse proprio infelice. Il cartello di semplice cartone plasticato sarà costato forse un euro o anche meno. La rimessa in sesto del tratto di marciapiede, come niente può costare anche 1-2000 euro e quindi si tratta di una spesa da pianificare in qualche modo. Per cui l'equivalenza invocata rabbiosamente "spesa del cartello=lavori di ripristino=ladri" proprio non stava in piedi. Anche perchè fino all'altro ieri il cartello non c'era.  Ma l'evidenza e il buon senso non bastavano comunque ad evitare le invettive di ladrocinio a carico dell'amministrazione comunale. Già, perchè ormai in Italia l'esasperazione dei cittadini, della gente comune, è arrivata ad un punto tale che qualunque occasione o pretesto va bene per incazzarsi e dare dei ladri a chi amministra la cosa pubblica. Anche a sproposito. Anche quando quel cartello stava ad evidenziare senz'altro attenzione e non sottovalutazione del problema. O che magari i lavori di sistemazione del marciapiedi erano programmati e imminenti. No. L'occasione era comunque da cogliere per esternare la propria incazzatura con qualcuno. Anche se quel qualcuno non era il presunto responsabile, ma un perfetto sconosciuto come il sottoscritto.
Sbraito, ergo sum (Cartesio mi perdoni per l'irriverente citazione). O tempora o mores, a che punto siamo arrivati in Italia.

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