martedì 8 settembre 2009

Motocicletta, mon amour (2)

L'ho rifatto. Per la serie "il lupo perde il pelo, ma non il vizio" sabato ho inforcato la mia Caponord e sono partito. E chissenefrega di tutti gli altri problemi che finora mi hanno rallentato o mi hanno proprio fatto cambiare idea. Le mie paure di avere qualche difficoltà lungo il percorso, di dovermi fermare e di non riuscire a proseguire o a tornare indietro... Ma basta, che palle. Con tutte 'ste paure vado in cerca di auto-castrami con le mie mani. L'appetito vien mangiando, dice il proverbio. E l'ho rifatto.

Questa volta la prua è rivolta, sempre a nord, ma in direzione Trentino. Meta: Passo Brocon vicino Castel Tesino (TN). Giornata fresca, ventosa, ma soleggiata. Non una nuvola in cielo, appena lasciata la città. La Valsugana è meravigliosa anche quando è brutto tempo, figuriamoci quando è inondata dal sole. Lasciato il fondovalle si incomincia a salire da Strigno, poi Pieve Tesino (paese natale di Alcide De Gasperi), poi Castel Tesino e infine il Passo Brocon. Paesaggi fantastici con un verde talmente bello e brillante da sembrare quasi irreale. Dipinto da un artista in vena di eccessi cromatici. Poche macchine, solo motociclisti. Una volta era in uso scambiarsi un cenno di saluto incrociandosi per strada. Un gesto con la mano lato frizione o un lampeggio. Una convenzione, una tradizione non scritta, ma fortemente radicata. Io vado in moto da quando avevo diociotto anni e dunque i miei bravi kilometrini li ho fatti... Adesso questa abitudine è quasi scomparsa, non a caso il cenno di saluto arriva o viene ricambiato solo da motociclisti che attraverso la fenditura della visiera del casco lasciano intuire qualche annetto alle spalle. Le nuove leve forse non sanno nemmeno di questa abitudine del saluto. Ne vedo sfilare parecchi e quasi tutti troppo veloci. Ma quanto corrono...? Che bisogno c'è di andare così veloci? Riusciranno a godere del paesaggio, dei colori, del sole? Andare in moto è impegnativo, serve più concentrazione che guidare in macchina. Correre lo è ancora di più. Non capisco questa smania di velocità e non mi adeguo.

Attraverso Pieve Tesino e mi viene in mente De Gasperi. Me lo ricordo quando ero bambino in immagini sbiadite e in bianco e nero. L'alfiere del Partito Popolare, poi DC. Nel paesino c'è un piccolo museo a lui dedicato, ma non mi sono fermato. Adesso me ne dispiaccio, se dovessi tornarci farò una breve sosta perchè un personaggio come De Gasperi se lo merita. Un omaggio dovuto. E lo dico da non democristiano nei tempi in cui lo scudo crociato dettava legge. Anzi. Ma il sapore di onestà che mi nasce spontaneo nel pensare a questo grande statista e al suo ruolo e operato nella storia d'Italia è così forte e così marcato da superare schieramenti e diversità ideologiche, soprattutto se mi metto a fare confronti con i politici e governanti attuali. Davvero mi rincresce non essermi fermato al museo degasperiano. Alla prossima.

Il viaggio prosegue, superato il passo, prendo per una stradina sconosciuta che si imbuca nel bosco. Vado a caso, che è il più bell'andare che ci sia, specie in moto. Sono fortunato perchè la stradina sale e scende a mezza costa nel bosco finchè non mi si apre a lato, tra gli alberi, una piccola vallata, quasi invisibile dalla strada. Mi fermo e mi regalo mezzoretta di sole, disteso sull'erba, la testa appoggiata sull'interno imbottito del casco come fosse un cuscino. Non facevano così i cow boy del vecchio far west sulla loro sella? Non c'è nessuno a perdita d'occhio, solo io, il sole, i prati verdi e un cielo azzurrissimo. Fantastico. Una gran quantità di grilli mi saltano intorno, disturbati da questo umano grande e grosso, motociciclista e per di più anche cittadino che non ha niente di meglio da fare che venire a sdraiarsi al sole proprio lì. Mi accendo un Toscano. Che rompiballe questi uomini....

3 commenti:

Giggi ha detto...

So che non c'entra molto con la tua gita in motocicletta, ma mi hai fatto pensare a De Gasperi e a come siano cambiati i tempi.
Oggi i politici non hanno più pudore.
Sembra che Renzo Bossi, noto alle cronache per essere stato bocciato 3 volte 3 alla maturità, sia stato piazzato in un certo "comitato per la sorveglianza sull'expo". Alla modica cifra di 12.000 (dodicimila) euro mensili.
S-C-A-N-D-A-L-O-S-O.

Anonimo ha detto...

Che belle queste gite in moto! prima dell'inverno vai vai e scrivi! (Lunapiena)

Unknown ha detto...

Grazie lunapiena. Per domenica medito di puntare su Passo Manghen che è molto più impegnativo del Brocon. Prova a cercarlo su una cartina o su Google Map.
Però stavolta ci andremo in due, con un mio amico rugbysta e appassionato di moto anche lui. Spero nel bel tempo.

Bye bye.