domenica 13 settembre 2009

Film visti: Segnali dal futuro


Di Alex Proyas, con Nicolas Cage (il solito mestierante), Rose Byrne (per me sconosciuta, ma credibile e molto carina).
Voto: 2 (e 1/2) [su 5]

Riservato agli amanti del genere fantastico/fantascientifico e disposti a prendere per buono tutto ciò che passa per la mente degli sceneggiatori. In questo caso si tratta di profezie su cataclismi e disgrazie varie, per finire niente di meno che alla fine del mondo. Naturalmente i vari personaggi sono tutti tremendamente buoni, belli, intelligenti, dotati, politicamente corretti e di sani principi (a parte qualche bicchierino di troppo per Cage che in questo ha modificato il suo clichè sostituendo le sigarette ormai "out"). Insomma la parte buona e sana dell'America. Il tutto stimola nello spettatore una strana sensazione del tipo: vediamo fino a dove va a parare la storia (che tutto sommato è appassionante), sebbene un po' troppo diluita su due ore di pellicola. Una ventina di minuti in meno avrebbero giovato al film e agli spettatori. Il pre-finale ha un che di dejà vu piuttosto irritante nell'epilogo della vicenda, mentre nel sotto-finale, le ultime immagini lasciano letteralmente senza parole...


Interessante il pistolotto del protagonista Nicholas Cage che da una chiave di lettura interpretativa al film: la vita e il creato sono frutto di determinismo o casualità? Ossia l'eterno scontro tra la logica e la fatalità. Tra una visione pragmatica della vita e la forza del destino che decide su tutto e per tutti. Ogni evento è frutto di una serie di altri eventi precedenti o contemporanei che lo determinano oppure tutto è governato dal caso? Bisogna ammettere che il quesito è tremendamente stimolante, ma non certo per merito del film...

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