mercoledì 24 aprile 2013

Film visti. Oblivion, per non dimenticare di essere uomini

Oblivion
Regia di Josef Kosinski.
Con Tom Cruise, Morgan Freeman, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough.

[Voto: 2,5 su 5]



Siamo in zona fantascienza post-apocalittica. In particolare l'apocalisse che ha distrutto la civiltà umana e reso inabitabile la Terra è l'attacco portato da una razza aliena venuta dallo spazio nel 2017. Una sessantina d'anni dopo il pianeta è ridotto a una landa desolata  e radioattiva, la cui popolazione è fuggita su Titano per fondare una nuova colonia umana e sopravvivere. Per realizzare il progetto sono state allestite delle enormi macchine aspiratrici dell'acqua marina da trasformare in energia utile sul nuovo mondo. A guardia degli apparati succhia-acqua ci sono gli ultimi esseri umani presenti sulla Terra. Devono parare gli attacchi degli alieni che intendono sabotare gli impianti e eliminare gli ultimi sopravvissuti. Tom Cruise è uno di questi guardiani-operai-soldati tuttofare impegnato in una lotta senza quartire con i nemici alieni, coadiuvato in questo da droni volanti che sparano a tutto ciò che possa costituire un potenziale pericolo per il prosciugamento degli oceani. La sua compagna belloccia e idevotamente innamorata (Andrea Riseborough) lo assiste nel compito ed entrambi attendono con ansia la fine del loro periodo di servizio per poter partire a loro volta verso Titano. Ma una serie di avvenimenti inattesi fa intuire al valoroso e indomito Ton Cruise che non tutto è come sembra. Il sospetto si insinua già per via di sogni ricorrenti che gli riportano in mente immagini e situazioni di un tempo forse passato, forse mai esistito. La situazione degenera con l'entrata in scena di una misteriosa donna (Olga Kurylenko) arrivata su una vecchia e obsoleta nave spaziale e con la scoperta che gli spaventosi e spietati alieni cacciatori di uomini (Morgan Freeman) sono.....   Basta, mi fermo qui.

Il film è dignitoso, pur senza eccellere in nulla di particolarmente originale. Fantascienza classica, con buoni e cattivi ben delineati per poter fare il tifo, salvo colpo di scena indispensabile per movimentare un po0 la trama. Agli amanti del genere science-fiction (come il sottoscritto) non dispiacerà affatto. Sparatorie e inseguimenti sono ben realizzati con il supporto di effetti speciali usati in maniera discreta, quasi con pudore, per non dare troppo nell'occhio, al fine di regalare più realismo e credibilità alle situazioni. Uno dei temi del film è la memoria e la coscienza di se stessi. Nel caso specifico la rimembranza della consapevolezza di essere uomini e donne con un passato, una storia, un presente e un futuro da vivere e da costruire. Tutto questo nel 2077 è stato artificialmente cancellato dalla memoria degli umani sopravvissuti (da cui il titolo del film oblivion=oblio), ma il riaffiorare spontaneo e incontenibile di questa coscienza è il segno distintivo dei protagonisti che, si capisce subito già dopo pochi minuti, sono destinati a diventare eroi. D'altronde il belloccio e invulnerabile Tom Cruise cos'altro potrebbe fare in qualsiasi vita, se non l'eroe...?

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