LO SPETTRO
di Jo Nesbo
Maledetto Jo Nesbo. Succede spesso che gli scrittori partano col botto al loro primo libro per poi calare vistosamente con i successivi. Lui, no. Nesbo fa il contrario: gli ultimi sono migliori dei primi. Questo suo ultimo è decisamente migliore dei precedenti, che pure mi hanno affascinato e coinvolto. Maledetto Jo Nesbo, proprio adesso che sembrava fatta, Harry Hole praticamente affrancato dalla sua dipendenza alcoolica, il rapporto con Rakel riallacciato, il caso risolto, un futuro ricostruito... No, niente. Botto finale e colpo di scena (che non svelerò neanche sotto tortura).
Veramente notevole tutta l'ambientazione, la costruzione dell'intreccio e dei personaggi. Tutti elementi che riescono pienamente a descrivere il dramma di Gusto, di Oleg, di Harry stesso. Ci sono meno sbirri del solito in questo episodio, ma molta più drammaticità e sofferenza, perchè l'indagine non riguarda un caso qualsiasi, ma è incentrata sul figlioccio di Harry, Oleg, figlio della bella Rakel, sua fiamma di sempre. Harry ci mette il cuore e l'anima, oltre che tutta la sua esperienza e il suo fiuto investigativo. E alla fine....
Basta non dico altro, maleddetto Jo Nesbo.
P.S.: ho letto due o tre volte il finale per capacitarmi di averlo ben compreso. Sono rimasto basito...
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