giovedì 7 marzo 2013

Film visti. C'è sempre un sud del mondo


Upside Down  
Regia di Juan Diego Solanas.
Con Jim Sturgess, Kirsten Dunst

Voto: 2,5 su 5



Succede che da qualche parte nell'universo vi sia un sistema solare con una stella simile al nostro Sole e un pianeta simile alla nostra Terra. Anzi, no. I pianeti sono due, vicinissimi fino a sfiorarsi, ma con una forza di gravità uguale e contraria. Non ci può essere nessun contatto tra gli elementi di ciascun mondo, esseri viventi (in tutto e per tutto umani) compresi. Ciascuno a casa sua, pena l'autocombustione dopo anche una brevissima permanenza sull'altro pianeta. Ma si sa, le leggi, quelle degli uomini, come anche quelle della fisica, sono fatte per essere eluse, aggirate, imbrogliate. O almeno ci si prova. E se la molla per tentare di stabilire un contatto contra legem tra i due mondi è quella dell'amore tra un ragazzo belloccio e di notevole intelletto e una ragazza ugualmente bella e spigliata, è facile pensare che la vicenda narrata prenderà inevitabilmnente una certa piega...
Ecco, il film è tutto qui. Un Lui e una Lei uniti e divisi da un amore impossibile, in nome del quale sono disposti a sfidare tutto e tutti. Una specie di Romeo e Giulietta in salsa semi fantascientifica, dove in luogo di Capuleti e Montecchi troviamo due arcigni governi e due stili di vita diametralmente opposti e in perenne lotta tra di loro. Infatti il mondo di sopra, il nord, sfrutta biecamente il mondo di sotto, il sud. Ne sugge le risorse naturali, minerarie, energetiche, godendo di tutti i privilegi del progresso scientifico ed economico che ne derivano, lasciando agli altri derelitti del sud un ruolo di subordine. Sfruttati e calpestati. Una specie di cinico colonialismo in chiave planetaria.
 
Insomma, di idee nuove e originali, a dire il vero, in questo Upside down ce ne sono davvero pochine. E' tutto caratterizzato in modo molto banale, a cominciare dalle ambientazioni scenografiche contrapposte. Il nord è moderno, pulito, , allegro, vitale, soleggiato; il sud è sporco, lugubre, deprimente e perennemente umido e piovoso. Non si esce proprio da una rappresentazione iconografica di maniera e stereotipata, che di più non si potrebbe neanche per scommessa.
Il film si regge sulla simpatia naïf dei due protagonisti e dallo stare a vedere come andrà a finire. Anche se bisognerebbe essere cinematograficamente cerebrolesi per non riuscire a indovinare il finale....
Se vi piacciono le storie d'amore belle, sdolcinate e romantiche (a lieto fine, of course), questo è il vostro film!

P.S.: Io sono andato a vederlo a scatola chiusa fidando si trattasse di vera fantascienza e invece... accidentaccio!!!

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