sabato 12 marzo 2011

L'Apocalisse in Giappone e il nucleare italiano

L'Apocalisse. A distanza di un paio di settimane da quello di Christchurch in Nuova Zelanda, un altro terremoto nell'area asiatica. Ancora più devastante, questa volta in Giappone. Ma i danni principali e le morti a migliaia non sono venuti direttamente dalle scosse sismiche che pure sono state misurate al grado 8,9 della scala Richter, ma dall tsunami successivo che si è abbattuto sulle coste orientali. Radio e tv di tutto il mondo stanno diffondendo immagini terrificanti di devastazione. Tanto che sembra di vedere scene di un film apocalittico come ce ne sono decine in circolazione. Ma si tratta del mondo reale, non di quello digitale degli effetti speciali cinematografici. La morte è reale, la distruzione è reale. Come è un dato reale che una centrale atomica è stata danneggiata gravemente con conseguente evacuazione di migliaia di cittadini nelle zone circostanti. E questa mattina -sabato- circolano in tv anche le immagini di una esplosione che ha polverizzato un settore della centrale.
Tutto questo nel paese più attrezzato al mondo per prevenire e limitare i danni di un terremoto. Con tutta l'efficienza e la tecnologia dei giapponesi che ne fanno quasi una religione e uno scopo di vita.
http://www.youtube.com/watch?v=pHHQXW7VSMw
Ma in Italia da qualche anno ci sarebbe qualcuno, Berlusconi in testa, che vorrebbe riaprire al nucleare. Anzi non si tratta di una intenzione, ma di una decisione del governo già presa. L'Italia, il paese dove basta qualche giorno di piogge intense o che un fiume straripi per mettere in ginocchio un'intera regione. Altro che tsunami devastante, in confronto basta una fogna che tracima per mettere in crisi l'Italia. Proprio qui vorremmo rimetterci a costruire centrali nucleari? Con la nostra situazione idro-geologica e un rischio tellurico in ogni regione dello stivale? Proprio nel nostro paese del magna-magna dove troppo spesso le mafie e gli avvoltoi degli affari lucrano su tutto pur di portare a casa guadagni facili e mazzette? Proprio qui in Italia dove gli edifici sono fatti al risparmio sul cemento e le strutture antisismiche sono una novità degli ultimi anni? La recente storia de L'Aquila non ha insegnato niente?
Tornare al nucleare è la follia assoluta per il nostro paese, ancor più che per gli altri nel mondo dove vige una legalità maggiore e controlli più assidui e una classe politica più affidabile e più onesta. Un vero suicidio per noi e per le generazioni future.

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