lunedì 16 settembre 2013

Film visti. Il potere dei soldi

IL POTERE DEI SOLDI
Regia di Robert Luketic. 
Con Liam Hemsworth, Harrison Ford, Gary Oldman, Amber Heard, Richard Dreyfuss.

[Voto: 2 su 5]

Un filmettino, niente di più. Con un grande cast -sprecato- di grossi nomi ( Harrison Ford, Gary Oldman, Richard Dreyfuss) e un paio di emergenti dalle facce "giuste&bellocce" (Liam Hemsworth,  Amber Heard). Risultato sbiadito e trascurabile.

Adam Cassidy (Liam Hemsworth) è un giovane ambizioso e talentuoso, che vorrebbe far carriera in una grande azienda multinazionale di telecomunicazioni e lasciarsi alle spalle i problemi economici che affliggono la sua famiglia. Una bravata, per ripicca al licenziamento subito, lo mette però in un guaio più grande di lui. Il magnate Wyatt, suo ex datore di lavoro, lo ricatta obbligandolo a farsi assumere dalla concorrenza per rubare il prototipo di un nuovo telefono che rivoluzionerà il mercato. Adam non ha scelta. Spionaggio industriale o galera per truffa, ma gli altri -veri squali- non hanno scrupoli di sorta. 

Amber Heard
Amber Heard
In mezzo ci sta il tentativo di delineare un ambiente (due grandi multinazionali ipertecnologiche) e dei personaggi (i due mega boss, il loro plaudente entourage, il vecchio padre del rampante protagonista). Il risultato è goffo e raffazzonato, sia pure in carta patinata. Il vecchio padre è impersonato da Richard Dreyfuss, che agli occhi di tutti, figlio compreso, ha la grave colpa di aver fatto per 32 anni lo stesso misero lavoro di guardia giurata, ritrovandosi alla fine pensionato, ammalato e solo, e per di più con un figlio che lo disprezza. Ed è proprio l'esempio negativo del padre a spingere il giovane ingegnere elettronico a tentare l'impossibile, spionaggio indiustriale compreso, pur di raggiungere il successo, senza del quale evidentemente non si possono avere auto di lusso e appartamenti da mille e una notte. Immancabile anche la figura della belloccia di turno un po' vacca (Amber Heard) che, finchè il giovane Hemsworth è uno sconosciuto squattrinato non lo reputa all'altezza di una relazione che vada oltre il sesso occasionale di una notte, ma quando comincia a scalare a montagna del successo improvvisamente si ritrova perdutamente innamorata di lui. E qualcuno oserebbe forse affermare che il potere dei soldi non esiste? Avercene.....!!!

Il film, forse per tardivi scrupoli di coscienza, raddrizza la mira in extremis e dopo aver in lungo e largo osannato il mito tipicamente americano della ricerca del successo come unico scopo di vita, vira di brutto finendo col dirci che tutto sommato l'onestà del vecchio e cencioso padre di Hemsworth vale di più della ricca, ma disonesta vita dei boss delle multinazionali. Bah...
Finale moralistico e stucchevole. Più happy end di così non si può. 

E naturalmente tutti vissero felici e contenti...



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