Raid razzista di Macerata. La "colpa" di essere negri
Finora si è quasi soltanto parlato dello sparatore che ha scaricato 30 colpi di pistola su persone dalla pelle scura scelte a caso per strada per il solo fatto di avere la pelle di un colore non gradito. Sarà accusato di strage e mi auguro che si becchi una giusta ed esemplare condanna.
Ma la cosa peggiore di questa vicenda sono le vergognose giustificazioni del gesto da parte della destra più estrema e razzista. Salvini e Meloni in testa. A sentir loro la colpa di tutto sarebbe della sinistra e dell'invasione di migranti e di gente di colore. Cioè per non finire nel mirino dello sparatore sarebbe bastato non essere "negri" e presenti in Italia. Follia pura. Che è come dire non siamo noi che siamo razzisti, sono loro che sono negri. Più o meno come nei casi di stupro "è lei che era vestita in maniera provocante e se l'è cercata". Alla fine, nella logica perversa della destra razzista e sessista, la colpa finisce per essere delle vittime, mai dei carnefici.
Vale quindi la pena di occuparsi un po' delle vittime di Macerata, almeno per conoscere i loro nomi e, sia pur sommariamente, le loro storie.
Post pubblicato su facebook da Daniele Cinà.
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