Ho dato una letta ai post delle pagine facebook dei principali media sulla notizia della sparatoria di ieri a Roma. E' allucinante leggere i commenti della "ggente". C'è ggente schizzata che scrive la prima stronzata che gli passa per la testa giustificando apertamente lo sparatore. O rimpiangendo che non abbia centrato alla testa un politico a caso. O addirittura istigando a proseguire su questa strada e invadere le piazze per farsi giustizia.
Siamo al delirio puro. Ormai basta mettersi davanti alla tastiera di un computer per diventare i masanielli della situazione, indomiti e invincibili cuor-di-leone duri e puri, senza pensare alla gravità di quello che si scrive. Perché uno su cento alla fine si fa coinvolgere e finisce per sparare davvero. Chi deve ringraziare il carabiniere che rischia di rimanere paralizzato se un tizio fuori di testa si è messo in mente di andare in giro a giustiziare il primo politico che gli passava a tiro?
Si legge della polemica contro Grillo lanciata immediatamente dal PDL, indicato come istigatore occulto e responsabile morale della sparatoria. Non c'era da aspettarsi nulla di diverso da chi da sempre è abituato a cavalcare la tigre. Qualunque essa sia, purché a proprio tornaconto.

Insulto ergo sum. Come meravigliarsi di questo stato di cose se addirittura un'intera campagna elettorale e pre-elettorale si è basata sullo slogan "vaffanculo"? Non è violenza anche quella? Ovvero, una piccola parte di ragione il PDL forse ce l'ha...
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